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Nigeria-Argentina

Eurosport
DaEurosport

Pubblicato 23/08/2008 alle 10:36 GMT+2

La Nazionale olimpica di calcio argentina batte in finale la Nigeria per 1-0 e conquista la medaglia d'oro come quattro anni fa in Grecia. Decide uno splendido gol del gioiellino del Benfica, di Maria

L'Argentina di calcio – maschile – si conferma assoluta padrona delle Olimpiadi. Dopo il successo di quattro anni fa ad Atene (1-0 sul Paraguay, gol di Tevez, ndr), l'Albiceleste olimpica conquista la medaglia d'oro anche a Pechino liquidando in finale i tenaci nigeriani grazie a una prestazione concreta, solida, ma soprattutto grazie alla splendida rete del funambolico di Maria (nella foto).
Match condizionato pesantemente dal gran caldo e dall'insostenibile tasso di umidità: si assiste quindi a una sfida che si accende solo a tratti, grazie alle fiammate dei solisti delle due squadre. Solisti che nella squadra sudamericana non mancano, Messi e Aguero ovviamente su tutti. La Pulce del Barcellona infiamma il pubblico cinese ogni volta che tocca palla mentre il bomber dell'Atletico Madrid spreca un po' troppo nei primi minuti. La squadra di Batista gioca meglio ma è troppo leziosa, così la Nigeria prende coraggio sfiorando anche il vantaggio in almeno due occasioni ma gli attaccanti africani dimostrano di non possedere il killer instinct sotto porta. Monzon regala l'ultimo brivido del primo tempo con un sinistro dal limite dell'area ben deviato in angolo dal portiere nigeriano, Vanzekin.
Secondo tempo meno spettacolare con i giocatori in campo che, più trascorrono i secondi, più sentono la fatica per il gran caldo. Nigeria che gioca alla pari con gli argentini, ma le Super Aquile commettono un imperdonabile errore: concedersi al micidiale contropiede orchestrato da Messi e Aguero. Ne approfitta di Maria che al 58' sfrutta una verticalizzazione al bacio di Messi e infila Vanzekin con uno spettacolare pallonetto. Inerzia del match che sterza inevitabilmente a favore dell'Argentina che prova a far male ai nigeriani sempre in contropiede. Le Super Aquile si riorganizzano, anche se in maniera molto confusa, e cercano con convinzione il pareggio ma Romero deve compiere un solo e vero miracolo all'84' andando a bloccare un tocco ravvicinato di Anichebe destinato all'angolino basso.
Al triplice fischio finale, esplode naturalmente la gioia argentina. Un successo meritato visto il gioco espresso in questo torneo: ma del resto non ci si poteva aspettare diversamente da una squadra che a Pechino ha portato gioielli del calibro di Messi, Aguero, La vezzi, Riquelme, Macherano, Gago ecc ecc ecc...
Doppietta storica quella argentina, visto che solo Gran Bretagna (1908-1912), Uruguay (1924-1928) e Ungheria (1964-1968) erano riusciti nell'impresa di vincere per due anni consecutivi un oro olimpico nel torneo di calcio. Onore alla Nigeria, che conquista comunque una meritatissima medaglia d'argento, ma che non è riuscita a emulare l'impresa di Kanu e compagni di 12 anni fa ad Atlanta (3-2 per le Super Aquile in finale proprio contro l'Argentina).
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