Jorginho merita il Pallone d'Oro: 4 motivi per assegnare il premio al centrocampista di Italia e Chelsea
Aggiornato 29/11/2021 alle 07:18 GMT+1
PALLONE D'ORO 2021 - A Parigi viene assegnato il prestigioso riconoscimento di France Football: tra i candidati c'è il centrocampista azzurro, reduce da un 2021 costellato di successi internazionali sia con il Chelsea che con la Nazionale italiana. Ecco almeno 4 motivi per cui l'ex giocatore del Napoli meriterebbe di essere incoronato.
Il rigore decisivo di Jorginho nella è stato senza dubbio uno dei momenti più iconici del favoloso 2021 a tinte azzurre. In realtà già prima di quel penalty, che aveva spalancato all'Italia le porte della finale di Wembley poi vinta contro l'Inghilterra, il nome del centrocampista del Chelsea era indicato tra i candidati più seri per la vittoria del Pallone d'Oro 2021. Uno scenario da favola almeno fino all'estate, poi macchiato purtroppo dal grave errore dal dischetto dello stesso Jorginho al 90' di Italia-Svizzera, con quel penalty calciato alle stelle che ha compromesso il cammino dell'Italia nelle qualificazioni ai Mondiali 2022 (le speranze azzurre ora sono appese all'esito dei playoff di marzo).
Nel giorno in cui viene assegnato il prestigioso riconoscimento di France Football, proviamo a spiegare perché Jorginho meriterebbe di chiudere il suo strepitoso anno ricevendo il premio più importante a livello individuale. Abbiamo selezionato 4 motivi che, di fatto, ricalcano i 4 criteri su cui si basa la scelta della giuria chiamata a votare: le prestazioni individuali e le vittorie di squadre, il talento, la carriera e la personalità.
Nessuno come Jorginho: ha vinto tutto
Jorginho può mettere sul piatto della bilancia un palmares che non teme confronti: oltre all'Europeo con l'Italia, infatti, il 29enne regista ex Napoli ha vinto la Champions League e la Supercoppa europea con il Chelsea. Un tris di trionfi a livello internazionale che non possono non avere un peso rilevante.
Sempre protagonista
Jorginho ha recitato un ruolo da protagonista, sia con il Chelsea che con la Nazionale, nella doppia cavalcata verso l'Olimpo. Nella Champions 2020-21, culminata con il successo in finale sul Manchester City, ha giocato tutte le partite tranne una (il ritorno degli ottavi contro l'Atletico Madrid, ma solo perché era squalificato). Per non parlare di Euro 2020: Mancini non ha mai rinunciato a lui, schierandolo sempre titolare e risparmiandogli solo l'ultimo quarto d'ora del match contro il Galles con gli avversari in inferiorità numerica e il primo posto del girone ormai blindato.
Leader in campo e fuori
Tecnicamente Jorginho non si discute: ha qualità importanti sia in fase di impostazione che di rottura, tocca una marea di palloni e la manovra passa spesso dai suoi piedi. Anche dal punto di vista della personalità parliamo di un giocatore di livello assoluto, capace di alzare la voce quando serve e di farsi ascoltare dai compagni in campo e nello spogliatoio. Se nella corsa al Pallone d'Oro paga senza dubbio dazio a livello tecnico di fronte a marziani come Messi e Lewandowski, per quanto riguarda la leadership non può essere considerato inferiore a nessuno, anzi.
Una crescita esponenziale
L'ultimo fattore da considerare è la crescita esponenziale di Jorginho nelle ultime stagioni. Il trasferimento al Chelsea nell'estate 2018 gli ha consentito di giocare con continuità sul palcoscenico internazionale e di acquisire esperienza. Il 2021 per Jorginho ha rappresentato l'apice della carriera, la trionfale conclusione di un percorso calcistico iniziato tre anni fa. Se c'è un momento per mettergli nelle mani il Pallone d'Oro, è indubbiamente questo.
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