Playoff e playout, coro di "no" da parte dei club di Serie A: "Meglio giocare tutte le partite"

Davide Bighiani

Aggiornato 23/05/2020 alle 09:17 GMT+2

I club di Serie A non vogliono giocare i playoff per terminare il campionato. Il presidente del Lecce sbotta: "Sarebbe come fare un sorteggio, dopo 4 mesi di stop".

Serie A: il logo

Credit Foto Getty Images

Playoff e playout non sembrano molto digeribili, almeno per il calcio italiano. Questo è ciò che affiora dai sondaggi effettuati dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi. L'ipotesi, lanciata ieri da alcuni quotidiani, sembra proprio non attecchire, almeno per tre ragioni fondamentali.
  • 1. Per questioni giuridiche: cambiare la formula dei campionati in corsa porterebbe a una serie di ricorsi da parte dei club sfavoriti.
  • 2. Per questioni logiche: se non è possibile giocare le restanti partite dal campionato per ragioni di tutela della salute, non avrebbe senso disputare nemmeno playoff e playout.
  • 3. Per questioni economiche: Sky, Dazn e Img che hanno già espresso la propria opposizione al pagamento della sesta rata, a maggior ragione pretenderebbero uno sconto adeguato al formato ridotto del torneo.
Il calendario rimane la discriminante fondamentale: la classifica è senza dubbio condizionata dalle squadre incontrate fino a questo momento e a quelle ancora da incontrare. L'esempio lampante è quello del Lecce che per il momento se l'è vista con quasi tutte le suadre della "prima colonna" della classifica. Ecco perché il presidente del Lecce, Saverio Sticchi Damiani, si è schierato apertamente contro la proposta dei playoff.

Sticchi Damiani: "Playoff o playout sarebbe un sorteggio"

L’unico verdetto del campo che conosco è quello che arriva alla fine di tutte le partite. Fare direttamente un playoff o playout dopo quattro mesi di stop assomiglia più a un sorteggio. Ripeto, quando si parla di verdetti del campo gli unici possibili sono quelli che derivano dalla disputa di tutte le gare in programma. Vedo che è l’opzione principale condivisa da tutte le parti in causa. Mi auguro si parta in una data utile per arrivare alla fine, il 13 o il 20 giugno, e fosse necessario anche andando oltre il 2 agosto, ovviamente non troppo per non compromettere la stagione successiva
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