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Poveri Diavoli: il destino comune di Milan e Manchester United, satanassi in crisi

Simone Eterno

Aggiornato 09/10/2019 alle 21:44 GMT+2

Se a Milano il Diavolo Rossonero incassa l'ennesimo fallimento con Giampaolo, a Manchester i Red Devils vivono la peggior partenza di sempre in Premier League. Un destino comune che pare aver abbandonato le due 'creature demoniache' del football dopo i due più vincenti cicli della loro storia: quello di Silvio Berlusconi e Sir Alex Ferguson.

I've got a Devil in me, storica coreografia dei tifosi del Milan

Credit Foto Imago

Cambia tutto vivere sotto pressione. Certe persone le spremi e si svegliano, altre crollano
Siamo in un cinema nel 1997 e l’espressione esce dalla bocca di un demoniaco John Milton, avvocato di successo magistralmente interpretato da Al Pacino nella pellicola ‘L’Avvocato del Diavolo’; eppure sembra la perfetta descrizione dell’ultimo fallimento dei Diavoli per eccellenza in Italia, la fotografia dei 2 mesi passati da Marco Giampaolo sulla panchina del Milan.
Un concetto egualmente applicabile a quanto accade parecchi chilometri più a nord di Milano, dove il Satana del pallone aveva individuato l’altra sua rappresentate più gloriosa nell’arte del Football: il Manchester United. In comune storia gloriosa, bacheca infinita, simbolo rappresentativo e un presente di crisi iniziato più o meno in contemporanea e dal quale entrambe non riescono proprio a scostarsi.
Già perché come i diavoli rossoneri, anche quelli in rosso, stanno vivendo l’ennesima stagione disastrosa. E se di casa Milan a queste latitudini si è scritto e parlato molto, della diabolica controparte britannica forse lo si è fatto poco. Eppure, il filo conduttore, pare davvero essere lo stesso: un passato straordinario, cicli vincenti volti al termine, un distacco traumatico e le enormi difficoltà a replicare gli standard di eccellenza cui Milan e Manchester United avevano abituato da metà degli anni ’90 fino all’inizio del decennio che stiamo vivendo.
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Ole Gunnar Solskjaer, tenico del Manchester United

Credit Foto Getty Images

Una crisi, quella del Manchester United, che a dirla tutta sembrava aver trovato il suo termine a metà della passata stagione, quando dopo l’ennesimo progetto naufragato - il più costoso e il più prestigioso dall’addio di Ferguson in poi, ovvero quello di José Mourinho - aveva trovato nel sostituto d’emergenza una specie di interprete magico.
Nessuno, infatti, nella storia dei Red Devils e del campionato inglese, era - ed è - partito meglio di Ole Gunnar Solskjaer su una panchina di un qualsiasi club britannico: 32 punti nelle prime 12 partite. Un impatto degno di un contratto pluriennale immediato. Ma se è vero che il Diavolo fa le pentole e non i coperchi, dalla firma del norvegese con i Red Devils, la maledizione si è immediatamente ripresentata.
SolskjaerVittoriePareggiSconfitte% Vittorie
da 19/12/18 a 6/03/19142182.4%
da 10/03/19 a oggi571121.7%
Dall’inizio di aprile a oggi il Manchester United è ripiombato nella sua crisi: 14 punti in 15 partite disputate. Peggio dei ‘Diavoli in Rosso’, solo Southampton (13), Brighton (12) e Watford (10). Un autentico disastro. Un cammino che ha visto il Manchester United raccogliere soltanto 3 vittorie nelle 11 partite ufficiali disputate nella stagione 2019/20; e che se epurate alle prime 8 uscite in Premier League di quest’anno, con 9 punti complessivi e il 12° posto in classifica, fanno per il Manchester United un altro dato statistico tutt’altro che lusinghiero: la peggior partenza della sua storia in Premier League.
Una crisi insomma che ha ributtato i Red Devils nel panico di un futuro a cui non si riesce trovare soluzione, specie con l’ingombrante ombra del passato che ancora si abbatte. Moyes, van Gaal, Mourinho e Solskjaer non sono mai riusciti, al di là della breve parentesi del portoghese fatta di una Europa League e un secondo posto in Premier, a mantenere gli standard di eccellenza di Sir Alex Ferguson; un po’ come il Milan in Italia, dalla cessione dell’istrionico Berlusconi in poi, si è trovato a dover gestire identica situazione. Se a Milano però da quel giorno si piange un portafogli decisamente povero per potersi sedere ai tavoli dei migliori, a Manchester si vive con l’aggravante di aver sperperato infinite quantità di denaro: un miliardo e 52 milioni di euro nelle ultime 7 campagne acquisti!
STAGIONEINVESTIMENTO SUL MERCATO (in mln €)
2013/1477
2014/15195
2015/16156
2016/17185
2017/18198
2018/1982
2019/20159
*In tabella gli investimenti estivi del Manchester United dall'addio di Sir Alex Ferguson a oggi
E così, mentre si avvicina pericoloso un decennio di carestia dentro i confini nazionali - il Milan non vince uno Scudetto dal 2010/11 mentre lo United dal 2012/13, ultimo anno di Sir Alex - le due creature demoniache del mondo del football continuano a cercare una via d’uscita al loro ambiente: l’inferno di risultati insoddisfacenti.
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"Quando sei all'inferno solo il Diavolo può salvarti", coreografia dei tifosi del Milan

Credit Foto Imago

L’autore britannico Joe Abercrombie, in uno dei suoi passi poi diventati famosi attraverso una pellicola decisamente più mainstream come Saw, scriveva: “Quando sei all'inferno, solo il diavolo può mostrarti la via d'uscita”. Milan e Manchester United, unite da un destino comune dentro una realtà fattasi troppo bollente persino per loro, sperano che il vecchio amico di sempre venga finalmente loro per indicare la strada giusta.
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