Manchester Utd-City

Cambiare tutto perché nulla cambi. Il discorso un tempo valeva per Tomasi di Lampedusa, oggi per Sir Alex Ferguson. La testimonianza è sotto gli occhi di tutti. Il manager del Manchester United ha rivoluzionato la formazione che ha espugnato l'Emirates Stadium martedì sera (cinque undicesimi diversi) e ha comunque steso il Manchester City 2-0 nel derby che ormai formalmente regala la Premier League ai suoi Red Devils. Fuori l'infortunato Ferdinand e il risparmiato Rooney, dentro Evans e il partente Tevez.

Il Manchester City, che arriva a Old Trafford forte di tre vittorie di fila (non riesce a portarne a casa quattro dal 1992), parte puntando tutto sul pressing alto impostato dalla mediana Kompany-De Jong. Ma lo United soffre ben poco. Al 3' Park potrebbe già mettere dentro l'1-0 sfruttando una respinta maldestra su cross di Rafael, mentre al 18' è Cristiano Ronaldo a concedere il bis della punizione vista qualche giorno fa a Londra.

Il tiro è dai 30 metri, la barriera si apre nel punto in cui dovrebbe esserci Kompany e Given si fa sorprendere sul suo palo. In altre parole, 1-0 e 37esimo gol in 32 partite a Old Trafford per il Pallone d'Oro. Il City non reagisce e getta la spugna. I Red Devils pensano a gestire in tutta serenità.

Al 31' Tevez colpisce il palo pieno con un tiro alla Del Piero. E al 45' lo sfiora appena con un destro propiziato da un passaggio al bacio di Berbatov. Questa volta è gol, quello del 2-0 che chiude il primo tempo e regala un momento di felicità all'argentino ormai in partenza.

Nella ripresa a fare la partita è il Manchester City. Gli uomini di Hughes vanno vicinissimi al gol al 51' con Robinho e al 70' con il subentrato Bojinov. Ma, oltre al possesso palla, gli Sky Blues fanno poco. Lo United si accontenta di chiudere e ripartire. E così porta a casa il match.

La nota stonata, però, non manca. Ed è al 60', quando Ferguson decide di togliere un Cristiano Ronaldo in flessione e di rimpiazzarlo con Scholes. Il portoghese prima snobba il manager quando gli viene comunicata la decisione. Poi getta via la tuta e per il resto del tempo non fa altro che attirare le attenzioni delle telecamere con le proprie smorfie di disappunto. Non male come atteggiamento.

Ma, alla fine, Ferguson se ne fa un baffo. Il Manchester United tiene i 6 punti di vantaggio sul Liverpool. Mercoledì sera ci sarà il recupero con il Wigan, mentre sabato prossimo contro l'Arsenal potrebbe essere già festa per il terzo titolo consecutivo. Con buona pace di un City dignitoso, ancora una volta inceppatosi al momento del dunque. Per loro l'Europa è ormai una chimera.