Balo-flop, Liverpool ko: è festa Hull City

E’ finita nell’anonimato più totale. E’ finita in una trasferta dove persino i tifosi hanno disertato – non per disaffezione o risultati negativi, bensì per il prezzo del ticket (50 sterline!) – fornendo così un quadro ancor più emblematico della situazione. Il Liverpool esce con le ossa rotte anche dal KC Stadium di Hull, e in soli 4 giorni si ritrova da potenziale nuovo acquirente alla corsa Champions e squadra che ora deve guardarsi le spalle. Nella prestazione dei ragazzi di Rodgers c’è il succo di una stagione complicata, rimessa in piedi e poi crollata di nuovo sul più bello. In una parola? Confusa. Fanno festa invece i Tigers del vecchio Steve Bruce che con questi 3 punti di colossale importanza superano in classifica anche l’Aston Villa e si portano a +4 dal Sunderland – termometro della salvezza – al terz’ultimo posto. Un risultato fondamentale per l’Hull City prima delle tostissime ultime quattro gare: Arsenal, Burnely, Tottenham e Man United. Ai Tigers servirà comunque trovare ancora qualche punto.

Con Balotelli alla seconda da titolare in 4 giorni Rodgers vuole concedere all’italiano le ultime chances, o quantomeno provare a dare un valore al suo cartellino in estate. Ma esclusa la punizione conquistata dopo 3 minuti e il successivo spintone a Livermore per il fallo bruttino, la serata di Mario finisce lì. L’italiano è il terminale offensivo di un Liverpool lento, prevedibile, quasi svogliato. E quando dopo dopo la mezz’ora l’Hull City si fa vedere in attacco, Balotelli è il più lento a salire per il fuorigioco, permettendo al centralone Dawson di incocciare di testa un pallone fin troppo facile per uno abituato a svettare tra spinte e corpi.

Ma “il meglio” il Liverpool deve ancora offrirlo. Se nel primo tempo i Reds non avevano certo brillato per gioco o spettacolo, nella ripresa – e in svantaggio – fanno pure peggio. La squadra di Rodgers non mette praticamente mai in difficoltà un Hull che di fatto gestisce il preziosissimo vantaggio per 50 minuti esatti. Non un brivido, non un colpo, non un cenno di vita. Insomma: una squadra anonima. Un team che ora, anziché guardare allo United – avesse vinto le ultime 2 contro West Brom e Hull sarebbe stato di fatto a -2 dai rivali – deve guardarsi alle spalle: il Southampton è lì a un solo punticino. E se l’Aston Villa dovesse vincere la finale di FA Cup a Wembley, l’anno prossimo per Liverpool l'Europa potrebbe essere solo quella televisiva.

Dawson. Al di là della preziosa prestazione difensiva, la sua zuccata può essere il gol dell’anno per l’Hull City. La salvezza dei Tigers è parecchio più vicina.

Balotelli. Confessione: chi vi scrive da queste pagine è sempre stato un sostenitore di Mario Balotelli. Stasera gioca una partita indegna. Non uno scatto; non una scossa, un dribbling, uno sprint, un tiro pericoloso, un uno-due… insomma, qualcosa. Niente. Niente di niente. Era alla seconda consecutiva da titolare. In questo momento appare un ex giocatore. Ah sì, sul gol di Dawson è lui ad alzarsi in ritardo per il fuorigioco finito male. Incredibile.

Hull City (3-5-2): Harper; Dawson, Chester, McShane; Elmohamady, Brady, Huddlestone, Livermore, Quinn (84’ Ramirez); Aluko (86’ Bruce), N’Doye (89’Rosenior).

Liverpool (3-4-3): Mignolet; Can, Skrtel, Lovren (76’ Markovic); Johnson, Allen, Henderson, Ibe (66’ Lallana); Sterling, Coutinho, Balotelli (66’Lambert).

Gol: 36’ Dawson

Note – Ammonito Livermore.