Ecco come Wenger ha zittito Mourinho

Quando di mezzo ci sono José Mourinho e Wenger, e più in generale Arsenal e Chelsea, la polemica è assicurata.

D’altra parte i due allenatori riescono ogni volta a far parlare di sé. Mourinho provoca, Wenger risponde e la battaglia, da quando il portoghese è arrivato e poi ritornato in Premier League, è un grande classico in cui tutti paiono davvero divertirsi.

Dietro le battute, le polemiche, le quasi risse – come nella passata stagione – o le mancate strette di mano – con nessuno dei due, diciamocela tutta, che in questo caso ci ha fatto una bella figura – c’è di più.

Ci sono i numeri in primis. Dalla famosa dichiarazione del portoghese al rientro sulla panchina del Chelsea “Wenger è uno specialista dei fallimenti” il tecnico alsaziano conduce sul portoghese per 4 titoli a 2: due FA Cup e 2 Community Shield per Wenger; una League Cup e una Premier League per Mourinho.

Senza entrare però nel peso specifico di ognuno di questi titolo, la – noiosissima – sfida di ieri ci ha regalato uno spunto tecnico estremamente interessante. Per la prima volta in carriera infatti Wenger è riuscito a superare Mourinho. E l’ha fatto sostanzialmente affidandosi a una tattica estremamente cara al portoghese: grande attenzione in fase difensiva e spazio a rapidissime ripartenze. Una sorta di catenaccio&contropiede.

Una novità nella filosofia dei Gunners che non è passata inosservata nemmeno al diretto interessato Mourinho. Se è vero infatti che ad aver fatto il giro del mondo sono state le immagini del post partita o la dichiarazione a caldo dello Special One – “Oggi la squadra migliore ha perso” –, il vero spunto più interessante il portoghese ce l’ha regalato dalla conferenza stampa successiva alla partita.

“Oggi l’Arsenal ha lasciato la sua filosofia negli spogliatoi” ha dichiarato il portoghese. Una battuta solo superficialmente tagliente. Dalla bocca di Mourinho infatti questo esce più come complimento che accusa. L’Arsenal, troppo spesso naif nelle occasioni che contano, ha dimostrato nella prima uscita stagionale di poter essere anche squadra cinica e spietata e al tecnico del Chelsea questo non è certo sfuggito d'occhio.

Una novità che rende la nuova Premier League un torneo ancor più interessante. Perché se anche Wenger ha imparato a zittire Mourinho, beh, allora, ci sarà davvero da divertirsi.