Chelsea e Diego Costa, fine di un incubo: Norwich ko 1-0

Che possa essere l'inizio di una nuova era? Al Chelsea se lo augurano tutti, ma è ovvio come servano ulteriori, e magari più corposi, riscontri futuri. Intanto, l'1-0 al Norwich è un buon modo per riprendere la confidenza con la vittoria, dopo tre sconfitte di fila in campionato, e per allentare una pressione che, da settimane, dalle parti dello Stamford Bridge è quasi soffocante. Decide al 64' Diego Costa, fin lì nervoso e incapace di trovare posizione e guizzo giusto, tra un pallone non ricevuto e una conclusione alta o deviata miracolosamente da Ruddy. Il destro sul secondo palo a battere lo stoico portiere dei Canaries è una sorta di liberazione per lui, che non andava a segno da 6 gare, e per Mourinho, confermato da Abramovich ma, chiaramente, sempre legato ai risultati. Chiaro, qualcosa che non va c'è ancora: la difficoltà di segnare, ad esempio, nonostante un'iniziativa quasi totalmente di marca blue e nonostante la buona prova di Hazard e Willian. Ma oggi contava solo il risultato, ed è arrivato. Domani è un altro giorno e si vedrà.

Si nota che il Chelsea ha voglia di riemergere dalle sabbie mobili. Fabregas irrompe in area ma mette alto con l'esterno, Terry prova a emulare Zola con un colpo di tacco quasi identico a quello di 15 anni fa di Magic Box ma con minore fortuna, Willian chiama Ruddy alla parata in stile hockey. Anche Begovic ha i suoi grattacapi: bravo il portiere bosniaco a dire di no a Redmond. Al 25' la palla buona capita a Diego Costa, che conferma di attraversare un momento pessimo sparando alto un piattone da posizione favorevole. Ma le due occasioni più clamorose arrivano a pochi secondi dall'intervallo: Terry mura Bassong a due passi dalla porta, e sul contropiede successivo ancora Diego Costa si fa ipnotizzare da Ruddy, la cui deviazione in angolo con un piede è quasi irreale.

Anche al rientro dall'intervallo, i problemi del Chelsea sembrano essere sempre gli stessi: tanto fraseggio sulla trequarti, palla fatta transitare da una parte all'altra del campo ma zero incisività offensiva. Calciano William, Zouma e poi Fabregas, tutti a salve. Fino al 64', quando Fabregas batte a sorpresa una punizione trovando mal piazzata la difesa del Norwich, Diego Costa si beve Bennett rientrando verso il centro e poi batte Ruddy con un destro sul palo lontano. 1-0, e Stamford Bridge diviso a metà tra gioia e sollievo. Zouma potrebbe raddoppiare immediatamente: solo la traversa sputa fuori la sua deviazione volante. Dall'altra parte ci prova Brady: vola Begovic a deviare in angolo con la punta delle dita. Il finale è teso per modo di dire, perché il Norwich non riesce a rendersi pericoloso. Anzi, ancora Ruddy deve dire di no a Matic. Ma il triplice fischio di Pawson è una liberazione lo stesso.

Diego Costa rompe un digiuno che, contando tutte le competizioni, durava da 603 minuti

John Ruddy (Norwich City). Solo Diego Costa lo batte. Per il resto, si erge a baluardo togliendo dalla porta le conclusioni dello stesso spagnolo e di Matic. Più altri interventi meno complicati, ma sempre efficaci.

Andre Wisdom (Norwich City). L'errore di posizionamento nell'azione del gol di Diego Costa è evidente. Soffre le avanzate di Kenedy e quando, a turno, Hazard, Willian e Pedro vanno a piazzarsi nella sua zona.

Chelsea (4-2-3-1): Begovic; Ivanovic, Zouma, Terry, Kenedy; Fabregas, Matic; Willian (87' Ramires), Hazard (90' Azpilicueta), Pedro (83' Oscar); Diego Costa. All. Mourinho

Norwich (4-4-1-1): Ruddy; Wisdom, Bennett, Bassong, Olsson; Howson (73' Hoolahan), Mulumbu (73' Dorrans), O'Neil, Brady; Redmond; Mbokani (73' Jerome). All. Neil

Arbitro: Craig Pawson

Gol: 64' Diego Costa

Note: ammoniti Mulumbu (N), Willian (C), O'Neil (N), Bassong (N), Olsson (N)