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“Conte ha tutto per far bene, ma non è (ancora) Mourinho e Abramovich ha poca pazienza…”

Andrea Tabacco

Aggiornato 05/04/2016 alle 08:59 GMT+2

Abbiamo fatto tre domande al nostro collega della redazione inglese di Eurosport, Alex Chick, per capire come in Inghilterra abbiano visto l’arrivo di Antonio Conte sulla panchina del Chelsea. “La squadra è già forte – ci dice – e con qualche acquisto può puntare al titolo, ma le difficoltà al Chelsea sono tante, a cominciare dal presidente, che difficilmente concede molto tempo…”

Conte agrees Chelsea deal as Simeone pulls out - Euro Papers

Credit Foto Eurosport

1) Conte riuscirà a imporsi in Inghilterra da manager del Chelsea?

Ha grandi possibilità di fare bene al Chesea. Come abbiamo avuto modo di osservare con Guus Hiddink, la rosa dei Blues di oggi vale molto più di quanto suggerisce al momento la classifica di Premier League. Con un paio di acquisti giusti, soprattutto in difesa, il Chelsea avrebbe sicuramente le possibilità per chiudere tra le prime 4 e diventerebbe senz’altro una delle più serie candidate per il titolo. Tuttavia, lo scandalo giudiziario che lo vede coinvolto potrebbe rappresentare per lui un problema in Inghilterra.

2) Gli verrà concesso il giusto tempo così da permettergli di dare la sua impronta alla squadra?

Nessun manager del Chelsea ha molto tempo, ma le basse aspettative sopra descritte potrebbero aiutare in questo senso Conte. Chiudere tra le prime quattro, dopo il disastro di quest’anno, sarebbe già considerato un buon risultato. E’ per questo che mi viene da dire che Conte potrebbe godere di più tempo rispetto ai suoi predecessori, così da dare una sua impronta alla squadra. Ma se vi aspettate che Roman Abramovich cambi i suoi modi da “grilletto facile” vi sbagliate, non accadrà. E l’aver firmato un contratto lungo conta poco.

3) Conte può essere considerato il Mourinho 2.0?

Con tutto il rispetto per Siena e Atalanta, la storia di Conte parla solo di 3 anni alla guida di un club di altissimo livello. Con la Juventus ha fatto benissimo, ma è difficile giudicare il suo lavoro a causa del dominio incontrastato della Vecchia Signora nel calcio italiano. Ovviamente i suoi risultati non si possono ancora paragonare a quelli di Mourinho, ma - per migliorare ciò che il portoghese ha saputo fare al Chelsea - Conte dovrà riuscire a portare l’organizzazione e la disciplina dello Special One all’interno del campo e dello spogliatoio, senza però fare in modo che la squadra si rivolti contro di lui, cosa invece successa all’ex tecnico dell’Inter nell’ultimo anno alla guida dei Blues. E’ una sfida impegnativa, ma sicuramente affascinante.

Allegri aveva ragione quando respingeva le voci che lo accostavano alla panchina del Chelsea...

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