Da Kasper Schmeichel a Jamie Vardy, gli scartati che hanno portato in paradiso il Leicester City

Nell'undici titolare di Claudio Ranieri c'è spazio per un sacco di favole: dal figlio di Peter, Kasper, che trionfa nelle stesso giorno e alla stessa età del padre alle storie di rivincita di ex vivai Manchester United come Simpson e Drinkwater. Ma anche il "quasi contabile" Morgan, il colpo Kante e i capolavori Mahrez e Vardy: gli ultimi due, in coppia, sono costati meno di 2 milioni di euro.

Leicester's Christian Fuchs and Kasper Schmeichel celebrate at the end of the match

Credit Foto Reuters

Kasper Schmeichel

Figlio d’arte, ma la carriera non è esattamente delle più semplici. Nonostante il papà sia una bandiera della Manchester rossa, parte dall’altro lato della città, ovvero quella in blu. Ma gli esordi non sono facili. Anzi. Un peregrinare in giro per le serie minori d’Inghilterra, un agente alla caccia – testuale – “di qualcuno a cui serva un portiere” nella sessione di mercato di gennaio 2009, il successivo trasferimento a Leeds e infine il Leicester del 2011. Kasper non sembra certo destinato a percorrere la carriera di papà Peter, ma non aveva considerato il numero magico della famiglia Schmeichel: il 29. Il 2 maggio 1993, a 29 anni, Peter Schmeichel vince la sua prima Premier League con il Manchester United. Il 2 maggio 2016, a 29 anni, Kasper Schmeichel vince la sua prima Premier League con il Leicester City. E poi dicono di non credere al destino…
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Kasper Schmeichel - Peter Schmeichel

Credit Foto Eurosport

Danny Simpson

Anche qui c’è di mezzo il Manchester United, ma è siamo ai tempi dell’academy. Il ragazzo è promettente ma il salto di categoria con i Red Devils non arriva praticamente mai. Anche qui un giro infinito di prestiti, poi una promozione col Newcastle e una col QPR prima del passaggio al Leicester. Insomma, una carriera nelle retrovie prima di diventare il terzino destro inamovibile del 4-4-2 di Ranieri.

Wes Morgan

Non esattamente la carriera del predestinato quella del capitano del Leicester. Quando il Nottingham Forest lo pesca tra i non professionisti del Dunkirk FC il buon Wes sta studiando per diventare revisore contabile. Il Forest però ci scommette e con lui in campo sfiora una promozione nel 2010. Il salto però non arriva mai e dopo 10 anni si trasferisce di qualche miglio a sud: da Nottingham a Leicester. Il costo? Un milione di sterline. Nel frattempo, sfruttando le origini del nonno, accetta la nazionalità giamaicana. Anche per lui, quest’anno, la stagione della vita: un campionato da dominatore e un paio di gol pesanti… Old Trafford vi dice qualcosa?
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Leicester City manager Claudio Ranieri celebrates with Wes Morgan at full time

Credit Foto Reuters

Robert Huth

L’uomo chiave a cui Ranieri ha affidato la sua difesa è anche quello col miglior palmares della rosa. Due titoli al Chelsea – non da protagonista – e un terzo posto mondiale con la Germania nel 2006. Nei Blues finisce a breve dietro le gerarchie dei grandi protagonisti nei primi anni di Mourinho, ma è allo Stoke City del maestro Tony Pulis che si vedono le cose migliori. Nel 2011 infatti viene votati dai tifosi come Player of the Year, ma l’arrivo di Hughs e la voglia di provare a fare un altro calcio lo mettono fuori dai piani. Si fa avanti il Leicester che prima lo prende in prestito e poi si affretta a metterlo sotto contratto la scorsa estate. Il parere decisivo? Ma quello di Claudio Ranieri, ovviamente. L’uomo che lo volle al Chelsea e che quest’anno, tra gol e movimenti difensivi, gli ha permesso di guidare verso la gloria il suo Leicester.
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Leicester City's Robert Huth celebrates scoring their third goal

Credit Foto Reuters

Christian Fuchs

Altro protagonista clamoroso dell’annata del Leicester e assoluto intoccabile di Ranieri. Qui i meriti però sono di Pearson che lo va a pescare – pochi giorni prima di essere cacciato – dalla panchina dello Schalke 04. Un trent’enne a costo zero, senza contratto, che riceve una telefonata mentre è in vacanza ai caraibi da un manager che non l’ha mai visto giocare dal vivo e che viene cacciato 10 giorni dopo. Veniteci a dire che quella del Leicester non è una favola, coraggio.
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Christian Fuchs

Credit Foto Le Buzz

Riyad Mahrez

Potremmo dilungarci 3 o 4 ore qui, ma la riassumeremo molto semplicemente con due concetti: 400mila sterline – circa mezzo milione di euro – e PFA Player of the Year. Può bastare? Il signor nessuno arriva a Leicester chiedendosi “ma qui non giocavano a Rugby?”. Evidentemente no. L’anno dell’esplosione clamorosa è questo: 17 gol, 11 assist e una prima parte di stagione dove con il piede sinistro ha fatto vedere cose che in Europa solo un certo Leo Messi.
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ranieri mahrez

Credit Foto Eurosport

N’Golo Kante

Il catalizzatore del miracolo Leicester. Dopo il no della Sampdoria – a cui il procuratore l’aveva offerto in estate – il Leicester accetta di pagare i circa 7 milioni di euro al Caen. E’ il colpo dell’anno. Kante gioca una stagione che nemmeno il miglior Makelele, apparendo praticamente ovunque nelle trame del Leicester. Ranieri ci ha raccontato un aneddoto: nelle prime sessioni di video analisi con la squadra, in ogni situazione analizzata compariva sempre la figura di Kante da qualche parte scatenando le risate di tutti quanti. La sua è la carriera di un giocatore in rampa di lancio. Probabilmente l’unica vera pedina a rischio mercato nella prossima estate.
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Leicester's Ngolo Kante

Credit Foto Reuters

Danny Drinkwater

Torna la connection con il Manchester United. Anche qui un settore giovanile, anche qui una carriera nelle retrovie del calcio inglese. Il giro di prestiti dei Red Devils si conclude finalmente nel 2012, quando il buon Danny scende in Championship per mettersi al servizio del Leicester. Alle Foxes costa meno di un milione di sterline e in questa stagione, per intelligenza tattica e gestione del pallone, arriva fino in nazionale. Ah sì, la stagione gli è valsa il soprannome di English Pirlo. Fate voi.
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Danny Drinkwater and Leonardo Ulloa of Leicester

Credit Foto Reuters

Marc Albrighton

Nato e cresciuto nell’Aston Villa, di Albrighton si è sempre parlato come un talento pronto a esplodere. Il piede sinistro educatissimo non è sempre stato supportato però da una condizione fisica altrettanto efficace e soprattutto dalla personalità del vincente. Morale della favola nel 2014 i Villans non gli rinnovano il contratto. Se lo prende – gratis – il Leicester 2 anni fa. Con Ranieri, largo in un purissimo 4-4-2, mette in mostra tutto il talento mai espresso… e lo fa nella stagione in cui l’Aston Villa gioca la sua peggior stagione di sempre. Karma.
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Leicester's Riyad Mahrez celebrates with Marc Albrighton against Southampton

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Shinji Okazaki

Arriva a Leicester come il colpo dell’estate: in 4 anni di Mainz era infatti diventato il giapponese più prolifico di sempre in Bundesliga. Ma Ranieri, più che i suoi gol, si prende tutto il lavoro e il sacrificio messi a disposizione in fase di ripiegamento.
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Claudio Ranieri embraces Shinji Okazaki

Credit Foto Reuters

Jamie Vardy

Una favola per chiudere la favola. Anche qui si è praticamente già detto tutto. Dal braccialetto elettronico che lo obbligava a giocare al massimo il primo tempo ai tempi dei guai con la giustizia (obbligo di rientro in casa alle 6 del pomeriggio) alla stagione di Fleetwood, quando con 31 gol contribuì a far promuovere i suoi tra i professionisti. Paerson ne vide il talento e sborsò la cifra record di 1 milione di sterline per il cartellino. Il resto è un’escalation che ha fatto storia e probabilmente ad Hollywood diventerà anche un film: 11 giornate consecutive in gol, un titolo da protagonista, l’esordio con rete in maglia dei Tre Leoni in casa della Germania e chi più ne ha più ne metta. Jamie Vardy is having a party cantavano a Leicester… oggi, la festa, l'ha fatta per davvero.
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