Il Liverpool si butta via a Southampton: va avanti 2-0 e perde 2-3

Qual è il primo pensiero di chi perde una partita per 3-2 dopo aver controllato per un tempo ed essere andato in doppio vantaggio, sfiorando più volte il 3-0? Non è proprio stagione, ecco qual è. E il ragionamento può essere fatto per il Liverpool di Jürgen Klopp, che a Southampton ha un'occasione più unica che rara per fare un passo in avanti verso il quarto posto del Manchester City – proprio nella giornata del derby con lo United, vero e proprio scontro diretto – e la butta clamorosamente alle ortiche, dicendo probabilmente addio a ogni sogno Champions. È il solito Liverpool, a dire il vero: quello che ti tradisce sul più bello, quando sembra che davvero sia arrivato il momento di svoltare. Per i Reds, che devono comunque recuperare due partite, non rimane che l'obiettivo Europa League (c'è il Borussia Dortmund nei quarti), mentre la gioia è tutta per il Southampton. Capace di rialzarsi quando pare che tutto sia finito, e ora autorizzato a covare sogni europei per l'ennesima volta.

Van Dijk e Long spaventano la difesa del Liverpool, con l'irlandese che reclama un rigore per un affossamento di Lovren in area: il penalty poteva starci. Quando la squadra di Klopp inizia a carburare, però, non ce n'è. Tanto che, dal 16' al 22', il vantaggio è addirittura doppio: Coutinho apre il tabellino dei marcatori con un destro improvviso da fuori nell'angolo basso più lontano, Sturridge raddoppia da dentro l'area chiudendo nel migliore dei modi una bella azione di Origi. Un doppio colpo al mento così stordirebbe chiunque, ed in effetti i Saints vanno in confusione totale: a cavallo della mezz'ora, Allen prima sfiora il tris al culmine di un contropiede da manuale del calcio (bravo Forster a salvare di piede), quindi se lo vede annullare per fuorigioco attivo di Sakho. Un dominio totale a cui nemmeno i timidi tentativi finali del Southampton, se non altro generoso prima dell'intervallo, riescono a porre freno.

Tutto finito? Ma quando mai... L'ingresso di Sadio Mané regala nuova verve al Southampton, anche se proprio il senegalese si fa parare da Mignolet un rigore, concesso per una strattonata dell'altro neo entrato Skrtel su Pellé. Ma è un'altra squadra, quella che il Liverpool si trova davanti nei secondi 45 minuti. Un avversario con dei limiti, ma con convinzione infinita. E al 64' il gol arriva davvero: Pellé per Mané, che col sinistro in area brucia Mignolet accorciando le distanze. Benteke, in campo da pochi minuti, avrebbe la chance per chiudere i discorsi con un quarto d'ora d'anticipo, ma manca la porta per centimetri. Errore fatale, perché il finale è da thriller: dall'83' all'86' arriva prima il 2-2 di Pellé, a segno con uno splendido sinistro dal limite, e poi addirittura il 3-2 di Mané, al culmine di un'azione fotocopia di quella precedente. Al St. Mary esultano tutti senza freni: anche Koeman (per la prima volta, dice lui), che ora può davvero permettersi di sognare in grande.

Sadio Mané, autore della doppietta decisiva, non andava a segno in campionato addirittura da cinque mesi. Ovvero dalla gara d'andata giocata a ottobre, quella dell'esordio di Klopp sulla panchina del Liverpool.

Graziano Pellé e Sadio Mané (Southampton). Impossibile non nominarli in coppia. Insieme formano il duo inscindibile che ribalta il Liverpool come un calzino. Gol, assist reciproci, rigori guadagnati (e sbagliati): in 45 minuti, i secondi della gara, la rimontona la compiono loro.

Martin Skrtel (Liverpool). In campo all'intervallo, commette un fallo da rigore dopo pochi minuti. Protagonista nell'imbarcata presa dal Liverpool nel secondo tempo.

Southampton (4-3-3): Forster; Martina, van Dijk, Fonte, Bertrand; Davis, Clasie (46' Wanyama), Oriol Romeu (69' Ward-Prowse); Tadic (46' Mané), Pellé, Long. Al. Koeman

Liverpool (4-3-1-2): Mignolet; Clyne, Lovren (46' Skrtel), Sakho, Flanagan; Emre Can, Allen (88' Ojo), Lallana; Coutinho, Origi, Sturridge (70' Benteke). All. Klopp

Arbitro: Roger East

Gol: 16' Coutinho (L), 22' Sturridge (L), 64' Mané (S), 83' Pellé (S), 86' Mané (S)

Note: ammoniti Lovren (L), Emre Çan (L), Skrtel (L), Mané (S); al 50' Mané (S) si fa parare da Mignolet un calcio di rigore