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Ranieri, Vardy, Mahrez: benvenuti a Leicester, la fabbrica dei sogni che incanta la Premier League

Fabio Disingrini

Aggiornato 15/12/2015 alle 13:43 GMT+1

Dopo 5 mesi fra le "grandi" dominatrici del calcio inglese e il grande successo nel Monday Night contro il Chelsea di Mourinho, The Foxes non parlano più solo la lingua della favola d'oltremanica. Da "The History Maker" Jamie Vardy a "Mister Four Hundred Thousand Pounds" Riyad Mahrez sotto la guida di Claudio Ranieri "nuovo quasi settantenne": Roll up for The Magical Mistery Leicester!

Riyad Mahrez a inscrit un triplé lors de la nette victoire de Leicester à Swansea.

Credit Foto AFP

Abbiamo speso molto inchiostro sul fenomeno Vardy che tre anni fa giocava coi dilettanti del Fleetwood Town, lavorando nel forno di unazienda che produce apparecchi ortopedici, e oggi è il primo marcatore della Premier League dopo aver segnato, come nessuno nel massimo campionato inglese, per 11 giornate consecutive. Abbiamo parlato molto di Claudio Ranieri "The Tinkerman", che dopo trent’anni di panchine italiane (Coppa Italia e Supercoppa italiana con la Fiorentina), spagnole (Copa del Rey e Supercoppa europea a Valencia), francesi e una breve parentesi da commissario tecnico della Nazionale greca, comanda la classifica della Premier League alla guida del “piccolo” Leicester, davanti all’Arsenal, al Manchester City, allo United e al Tottenham. Non abbiamo invece scritto ancora abbastanza di Riyad Mahrez, esterno algerino scovato nell’estate del 2014 a Le Havre, a segno in questa stagione due volte contro il Sunderland, due volte a West Bromwich, tre volte al Liberty Stadium di Swansea e ancora, all’undicesimo gol stagionale, ieri sera contro il Chelsea.
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Leicester City's English striker Jamie Vardy celebrates after scoring his team's first goal

Credit Foto AFP

Già, il Chelsea di José Mourinho che nel 2008 diceva di Ranieri: “A quasi settant’anni (ne ha 64 oggi, ndr) ha vinto una Supercoppa, un’altra piccola Coppa ed è troppo vecchio per cambiare mentalità". Ed ecco che, sconfitti i Blues nel Monday Night della sedicesima giornata di Premier League con le reti dei suoi alfieri (Jamie Vardy e Riyad Mahrez, of course), il Leicester è primo in classifica con 20 lunghezze di gap sul Chelsea sedicesimo a +1 sul baratro della retrocessione. Dicevamo allora di Mahrez, costato 400mila sterline: 111 volte meno di Fernando Torres dal Liverpool al Chelsea, che è tutt’ora l’acquisto più oneroso nella storia del calcio inglese; un quinto di Perez Michu che oggi, a 29 anni e dopo un anno di oblio a Napoli, è tornato in Spagna ma nell’Unión Popular de Langreo, allenato dal fratello; come due settimane di stipendio di James Milner e chi più ne ha più ne metta.
Fraternizzavamo col Leicester di Ranieri e raccontavamo le sue prime imprese d’oltremanica come si fa nelle favole, come avremmo fatto col Chievo nel 2001 al suo primo storico campionato di Serie A; come abbiamo detto quest'anno del Sassuolo, imbattuto nelle prime 6 gare e attuale sesto in classifica; come facciamo per l'Empoli, ma premettendo ormai certe dovute proporzioni, al suo record personale di punti nella massima serie spendendo appena 5 milioni estivi. Invece, dopo 5 mesi in vetta alla Premier League e una sola sconfitta contro l’Arsenal, The Foxes fanno sul serio con Benalouane dall’Atalanta e Gokhan Inler dal Napoli, ma a dire il vero un po’ ai margini di una squadra che non soffre di vertigini… E vederla lassù non sarà più così sorprendente.
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