Coutinho prende per mano il Liverpool: il Leicester è battuto 3-2

E venne, finalmente, il giorno di Philippe Coutinho. Dalle polemiche per la voglia estiva di Barcellona, dagli infortuni veri o presunti delle scorse settimane, al gran ritorno in campo. Decisivo, il brasiliano, per consentire al Liverpool di uscire dal tunnel in cui era andato a cacciarsi da 4 partite tra campionato e coppe: il 3-2 in casa del Leicester vale oro colato, nonostante una difesa che come al solito fa acqua da tutte le parti. Gol e assist per Coutinho, assoluto protagonista del primo tempo: la punizione del raddoppio è una perla da vedere e rivedere più volte. Ma onore anche al Leicester, che rimane pesantemente invischiato nelle zone basse della classifica ma non molla mai. Tanto da accorciare per due volte, prima con Okazaki e poi con Vardy, e mancare il possibile 3-3 dal dischetto (errore dello stesso Vardy, stregato da Mignolet). Una gara pazza, che mette pienamente in risalto punti forti e deboli, delizie ed orrori di entrambe le squadre. Nella prima categoria rientra un genio di nome Coutinho. Con buona pace del Barça.

Prima chance per il Leicester: Mignolet salva su Vardy, poi Mahrez ribadisce alto in precaria coordinazione. Ma quando il Liverpool alza i ritmi, per le Foxes sono dolori. Emre Çan fa le prove del gol con un destro che va a stamparsi contro il palo, poi Salah trova lo 0-1 al quarto d'ora: il centro pennellato da Coutinho è perfetto, lo stacco sul secondo palo dell'egiziano micidiale. 8 minuti dopo arriva anche lo 0-2: punizione perfetta di Coutinho, Schmeichel vola ma non può che accompagnare in rete il pallone con lo sguardo. Un doppio montante che manda ko il Leicester, che si vede comunque annullare il possibile 1-2 per un fuorigioco di Okazaki. Firmino manca il tris incrociando di un nulla a lato, poi al 3' di recupero (quando Taylor aveva concesso solo 2 minuti) Okazaki segna in mischia sugli sviluppi di un angolo. Il Leicester torna negli spogliatoi sull'1-2.

Non è comunque un gol che accende gli animi dei padroni di casa nella ripresa. Anzi, sono il solito Coutinho ed Emre Çan a squillare per primi, seppur con pericolosità non elevata. Al 68' il Liverpool trova l'1-3: Vardy non riesce a battere Mignolet da pochi passi e così i Reds ripartono in contropiede con Sturridge, il cui assist viene trasformato in oro da Henderson. Finita qui? Nemmeno per sogno: pochi secondi e Gray chiama alla risposta Mignolet, ma Vardy è in agguato e a porta vuota non può sbagliare di testa. Altri 3 minuti e il Leicester ha la grande chance del pareggio: Mignolet abbatte Vardy in area e Taylor indica il dischetto, ma dagli 11 metri il bomber calcia troppo centralmente consentendo al belga di respingere. Shakespeare rinfoltisce l'attacco con Iheanacho e Slimani, ma a rischiare di far male è Sturridge: il 2-4 del Liverpool non arriva, i 3 punti sì.

Da quando è arrivato al Liverpool, nel 2013, Mignolet ha parato 7 rigori su 15: quasi la metà.

Coutinho. Protagonista per un tempo intero, con il grande assist per Salah e la perla su punizione. Più tante altre giocate da campione. Bentornato.

Firmino. Fa da contraltare al connazionale con una prestazione incolore. Ha un'occasione e non la sfrutta. Per il resto, nulla o quasi.

Leicester (4-4-2): Schmeichel, Simpson, Morgan, Maguire, Chilwell; Mahrez (61' Gray), Ndidi, King, Albrighton (80' Slimani); Okazaki (74' Iheanacho), Vardy. All. Shakespeare

Liverpool (4-3-3): Mignolet; Gomez, Lovren, Matip, Moreno; Emre Çan (74' Milner), Henderson, Wijnaldum; Salah, Firmino (65' Sturridge), Coutinho (79' Oxlade-Chamberlain). All. Klopp

Arbitro: Anthony Taylor

Gol: 15' Salah (Li), 23' Coutinho (Li); 48' pt Okazaki (Le), 68' Henderson (Li), 69' Vardy (Le)

Note: ammoniti Albrighton, Ndidi, Matip, Vardy; al 73' Vardy si è fatto parare da Mignolet un rigore