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Il dramma di Eboué: "Ho perso tutto e ho pensato al suicidio"

DaLaPresse.it

Pubblicato 25/12/2017 alle 13:52 GMT+1

In un'intervista al Mirror, l'ex difensore di Arsenal e Galatasaray racconta la vita difficile che sta vivendo dopo aver sperperato i suoi guadagni da calciatore.

Emmanuel Eboué, Arsenal (LaPresse)

Credit Foto LaPresse

Una carriera ad alto livello in Premier League, la fama, una vita lussuosa. Eppure oggi Emmanuel Eboué, ex difensore di Arsenal e Galatasaray, passa le giornate nascondendosi dagli ufficiali giudiziari, a volte dorme sul pavimento della casa di un amico, viaggia in autobus e lava persino i suoi vestiti a mano perché non ha la lavatrice. In un'intervista al 'Mirror', il 34enne ivoriano ha raccontato il suo dramma e come i problemi finanziari seguiti al divorzio dalla moglie Aurelie lo abbia addirittura spinto sull'orlo del suicidio.
"Prego Dio che scacci questi pensieri dalla mia mente", ha spiegato l'ex difensore, che è stato condannato a consegnare la villa all'ex moglie. "A casa ho paura, perché non so a che ora verrà la polizia. A volte spengo le luci perché non voglio che le persone sappiano che sono dentro".
Eboué, che era stato sanzionato dalla Fifa perché non pagava il suo agente, ha chiarito di non aver mai gestito direttamente i suoi guadagni ed in questo ammette di essere stato "ingenuo". L'ex giocatore ha inoltre rivelato di aver perso molto denaro per i consigli sbagliati di alcune persone. "I soldi che ho guadagnato, li ho spediti a mia moglie per i nostri figli. In Turchia ho guadagnato otto milioni di euro". Eboué non può nemmeno vedere i figli: "Una volta mi chiamavano, adesso non ho più alcun contatto".
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