Manchester United-Chelsea 1-1: i Blues vedono la Champions

Un punto che vale un bel pezzo di Champions League. Maurizio Sarri prende e ringrazia, strappando ad Old Trafford un 1-1 di importanza capitale. Nella giornata dei suicidi di Tottenham e soprattutto Arsenal, il Chelsea riesce a strappare il pareggio sul campo del Manchester United, allontanando in un solo colpo le due dirette inseguitrici. Una vittoria, certo, avrebbe significato praticamente chiudere i discorsi, ma per come si era messa al tecnico italiano va bene così. Sotto per via di un gol di Mata in avvio, il Chelsea ha avuto bisogno del regalone di De Gea, alla sua ennesima papera delle ultime settimane. Il portiere dello United infatti con un intervento goffo ha regalato il pareggio prima dell’intervallo e il Chelsea è così riuscito a strappare ciò che gli serviva. Con due giornate al termine della Premier infatti Sarri conduce con due punti di vantaggio sui Gunners e 3 proprio su Red Devils. Traduzione? Gli basterà vincere contro Watford e Leicester – due squadre senza più nulla da chiedere – per centrare come minimo il quarto posto che vale la Champions League. E insieme a quelli gli applausi per una stagione che sarebbe ampiamente soddisfacente.

Lo United parte con le idee chiare; anche perché dopo il regalo dell’Arsenal non potrebbe essere altrimenti. Dopo 11 minuti i Red Devils sono già avanti: merito di uno scatenato Lukaku, in versione uomo assist, che vede lo spazio per l’inserimento di Shaw; l’esterno è a sua volta altruista e con il pallone servito al centro manda in gol Mata. Un gol quasi a freddo che premia il miglior approccio degli uomini di Solskjaer, che da quel momento però adottano la tattica ‘chiusura e ripartenze’. Paga. Perché il Chelsea è prevedibile e lento nel suo palleggio; e perché negli spazi Lukaku e Rashford rischiano di fare male. Bailly da corner sfiora poi di testa il 2-0, ma a beffare i Red Devils arriva la puntuale – in questo periodo – papera di De Gea. Poco prima dell’intervallo infatti Rudiger conclude da fuori e il portiere spagnolo ricorda un van Der Sar versione juventina: presa bassa, pallone che scappa, Alonso è lì e mette dentro.

Un disastro che regala al Chelsea l’1-1 poco prima dell’intervallo e che lascia un po’ interdetto lo United anche al suo ritorno in campo. I Red Devils infatti partono sì a tutta, ma dopo 10 minuti scemano lasciando Kepa sostanzialmente inoperoso fino al recupero. Nel mezzo infatti si registrano i gravi infortuni di Rudiger e Bailly – entrambi sfortunatissimi con le ginocchia – e qualche intervento scorretto. Poi, da un corner al secondo sei 7 minuti di recupero, Rojo sfiora il colpaccio ma Pedro è provvidenziale con il salvataggio sulla linea. Chelsea insomma, come scritto, padrone del proprio destino. Lo United, con anche l’Arsenal davanti, avrà ora bisogno di una specie di suicidio collettivo di Gunners, Blues e Spurs.

13 partite consecutive che De Gea, tra club e nazionale, concede gol. Un periodo no. Anche perché alcune sono state papere evidenti.

Lukaku. Oggi lotta e combatte come un leone per tutta la partita. Ha voglia e si vede. Manda in porta Shaw e dà grande fastidio alla difesa dei Blues per tutto il match.

De Gea e Higuain. A pari merito. La papera del primo costa la Champions allo United. La partita del secondo è semplicemente imbarazzante: 5 volte in fuorigioco, mai incisivo, tutti i duelli fisici persi. Un giocatore a cui sembra abbiano rubato il talento.

Manchester United (4-3-1-2): De Gea; Young, Bailly (71’ Rojo), Lindelof, Shaw; Herrera, Pogba, Matic; Mata (81’ McTominay); Lukaku, Rashford (66’ Sanchez).

Chelsea (4-3-3): Kepa; Azpilicueta, Rudiger (65’ Christensen), Luiz, Alonso; Kante, Jorginho, Kovacic (75’ Loftus-Cheek); Willian (84’ Pedro), Higuain, Hazard.

Gol: 11’ Mata; 44’ Alonso.

Note – Ammoniti: Herrera, Rojo, Young; Willian, Kovacic.