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La confessione di van Dijk: "A 20 anni ho rischiato di morire, avevo fatto anche testamento"

Luca Stamerra

Pubblicato 03/06/2020 alle 16:32 GMT+2

Tramite il Daily Mail è arrivata una strana confessione da parte del centrale olandese che ha ammesso di aver rischiato di morire quando aveva 20 anni, anche se non specifica cosa gli fosse accaduto: "Dovevamo pensare anche al mio testamento. Nessuno voleva parlarne, ma era una cosa che andava fatta vista la gravità del momento. Ho dovuto firmare documenti".

Virgil van Dijk

Credit Foto Getty Images

In attesa del calendario della Premier League, con il Liverpool che non vede l'ora di tornare in campo per vincere il titolo, il capitano van Dijk ha fatto una strana confessione al Daily Mail. Il centrale olandese, infatti, ha raccontato di aver rischiato di morire all'età di 20 anni, tanto da dover redigere il proprio testamento...
Ricordo che mi trovavo in ospedale e che attorno a me vedevo solamente dei tubi. Sentivo che il mio corpo era rotto e non c’era niente che potessi fare. In quel momento, i pensieri peggiori iniziarono a venirmi in mente. La mia vita era in pericolo. Non potevo camminare, muovermi. Io e mia madre abbiamo pregato, parlato di cosa poteva accadere. Dovevamo pensare anche al mio testamento. Nessuno voleva parlarne, ma era una cosa che andava fatta vista la gravità del momento. Ho dovuto firmare documenti. Sapevo che poteva essere la mia fine. Ho trascorso 13 notti in ospedale senza camminare. Per me è stato molto difficile. [van Dijk Daily Mail]
Per sua fortuna e per fortuna del Liverpool, invece, van Dijk si è rialzato ed è diventato uno dei difensori più forti di sempre. Tanto che, nel 2019, ha rischiato di vincere il Pallone d'oro come miglior giocatore dell'anno.
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