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Il calcio inglese e la UEFA sfidano il razzismo con il silenzio sui social: lo scopo della protesta

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DaEurosport

Aggiornato 29/04/2021 alle 18:28 GMT+2

PREMIER LEAGUE - Squadre e giocatori si mettono il bavaglio online dal 30 aprile al 3 maggio. Il presidente dell'UEFA Aleksander Ceferin: "Sosteniamo questa iniziativa. È tempo che il calcio prenda posizione e sono rimasto colpito dalla solidarietà mostrata dai giocatori, dai club e dalle parti interessate".

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Credit Foto Getty Images

Niente Instagram, Twitter e Facebook: è questa l’iniziativa che tutte le squadre dei campionati maschili e femminili, tutte le leghe e i giocatori adotteranno dalle 16 italiane del 30 aprile a mezzanotte del 3 maggio, quando i social del calcio inglese si spegneranno contemporaneamente.

Il comunicato della FIGC

"La FIGC scende in campo contro gli abusi on line a tutti i protagonisti del mondo del calcio. Il messaggio forte contro ogni forma di discriminazione lanciato dall'Inghilterra è stato prontamente raccolto dalla UEFA e dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio, che ha deciso di interrompere la propria attività sui social media dalle ore 15 di domani, venerdì 30 aprile, alle 23.59 di lunedì 3 maggio. La campagna mira a sollevare un tema di responsabilità collettiva da affrontare in collaborazione con le istituzioni politiche europee e con i gestori delle piattaforme di social network più diffusi e influenti in tutto il pianeta".
"Vogliamo dare il nostro contributo in quella che è giusto definire una campagna di civiltà - commenta il presidente federale Gabriele Gravina -. È giunto il momento di dire basta. Per l'importanza che il calcio ricopre nella nostra società, è opportuno che ci si assuma tutti la responsabilità di inviare messaggi positivi, di contrasto netto agli odiatori di professione. Lo sport è motivo di gioia e di condivisione, non è lo strumento per alimentare violenza e fomentare disprezzo e volgarità".

Il comunicato di Football Association e Premier League

"Il mondo del calcio riconosce il valore e l’importanza dei social media per il nostro sport. La possibilità di parlare direttamente ai tifosi, che restano il cuore del calcio, rimane vitale. Questo boicottaggio è il segnale che il calcio inglese si unisce per enfatizzare che le compagnie che gestiscono i social media devono fare di più per combattere l’odio online, sottolineando invece l’importanza di educare le persone nella battaglia contro la discriminazione. Ovviamente questo boicottaggio non fermerà gli abusi online, ma mostrerà quello che il calcio è pronto a fare per aiutare in questa continua battaglia".

UEFA unita

La UEFA ha annunciato che si unirà a una coalizione di portatori d'interesse del calcio inglese, tra cui la Football Association e la Premier League, partecipando al loro boicottaggio sui social media. La UEFA rimarrà in silenzio sulle sue piattaforme questo fine settimana, a partire da venerdì. L'obiettivo del boicottaggio online è mostrare solidarietà nella lotta agli abusi online e durerà fino alla mezzanotte del 3 maggio.

Le parole di Čeferin, presidente UEFA

"Ci sono stati abusi sia in campo che sui social media. Tutto ciò è inaccettabile e va fermato, con l'aiuto delle autorità pubbliche e legislative e dei colossi dei social media. Permettere che una cultura dell'odio cresca impunemente è pericoloso, molto pericoloso, non solo per il calcio, ma per tutta la società. Ecco perché sosteniamo questa iniziativa. È tempo che il calcio prenda posizione e sono rimasto colpito dalla solidarietà mostrata dai giocatori, dai club e dalle parti interessate. Esorto tutti - giocatori, club e federazioni nazionali - a presentare reclami formali ogni volta che giocatori, allenatori, arbitri o ufficiali sono vittime di tweet o messaggi inaccettabili. Ne abbiamo abbastanza di questi codardi che si nascondono dietro l'anonimato per spargere le loro ideologie nocive".
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