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Antonio Conte al Tottenham, prime parole: "In estate dopo l'Inter non ero emotivamente pronto. Mi hanno voluto tanto"

Stefano Dolci

Aggiornato 02/11/2021 alle 13:46 GMT+1

PREMIER LEAGUE - Antonio Conte torna in panchina e per la 2ª volta in carriera, sceglie di prendere in corsa la panchina di un club, il Tottenham che non vince un trofeo da più di 10 anni: "La scorsa estate non è stato possibile iniziare l'avventura insieme perché avevo chiuso da poco con l'Inter, ero ancora emotivamente coinvolto. Il fatto che mi hanno voluto fortemente ha fatto la differenza".

Antonio Conte, then manager of Chelsea, during the Premier League match between Manchester United and Chelsea at Old Trafford on February 25, 2018 in Manchester, England

Credit Foto Getty Images

Antonio Conte is back. Meno di sei mesi dopo il divorzio con l’Inter, maturato dopo la conquista dello scudetto che ha posto fine ad egemonia di nove anni della Juventus in Serie A, il tecnico salentino ritorna in Premier League per guidare il Tottenham. Un’entrata in corsa che suona nuova per l’ex ct della Nazionale che, tranne a Bergamo ad inizio carriera (stagione 2009-2010, esperienza breve con l'Atalanta e chiusasi con uno dei pochissimi flop della sua carriera da tecnico), ha sempre prediletto partire dal ritiro estivo. Per gli Spurs e la Premier League, Conte ha però fatto un’eccezione e si sente pronto a risollevare un club reduce da un avvio al di sotto delle aspettative (15 punti dopo 10 giornate, a 10 lunghezze dal Chelsea capolista) e a secco di trofei da oltre 13 anni.
"Sono molto contento di tornare ad allenare e di farlo in Premier League in un club ambizioso. Il Tottenham ha un ottimo centro di allenamento e uno degli stadi migliori del mondo. Non vedo l'ora di iniziare, di vivere la passione dei tifosi, con la mentalità e la determinazione che mi hanno sempre contraddistinto come giocatore e come allenatore. La scorsa estate non è stato possibile iniziare l'avventura insieme perché avevo chiuso da poco con l'Inter, ero ancora emotivamente coinvolto, ho pensato che non fosse il momento giusto per tornare ad allenatore. L'entusiasmo e la determinazione contagiosa di Levy, la scelta di puntare fortemente su di me hanno fatto la differenza. E' un'occasione che proverò a sfruttare con grande convinzione”.

Paratici: "Sappiamo dove Antonio può portare questo club..."

Tra gli artefici di questa scelta c'è certamente il lavoro del direttore sportivo del club londinese, Fabio Paratici che si augura di poter ripetere agli Spurs i successi ottenuti insieme alla Juventus dal 2011 al 2014.
"Siamo lieti di dare il benvenuto ad Antonio nel Club. Il suo curriculum parla da sé, con una vasta esperienza e trofei sia in Italia che in Inghilterra. Conosco in prima persona le qualità che Antonio può portarci, avendo lavorato con lui alla Juventus, e non vedo l'ora di vedere il suo lavoro con il nostro talentuoso gruppo di giocatori"
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