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Premier League, Claudio Ranieri torna in Inghilterra: tocca al Watford, è il IV capitolo della sua storia inglese

Simone Eterno

Aggiornato 04/10/2021 alle 18:24 GMT+2

PREMIER LEAGUE - Dopo Chelsea, Leicester e Fulham, Claudio Ranieri torna in Premier col Watford. Artefice di uno dei più grandi miracoli sportivi di sempre, Ranieri dovrà provare a salvare una squadra - il Watford - al momento in difficoltà dal punto di vista dell'identità.

Britain Soccer Football - Leicester City v Everton - Barclays Premier League - King Power Stadium - 7/5/16 Leicester City manager Claudio Ranieri lifts the trophy with Kasper Schmeichel as they celebrate winning the Barclays Premier League Action Images

Credit Foto Le Buzz

Ancora Premier League, ancora Claudio Ranieri. Dopo le avventure al Chelsea, il capolavoro al Leicester e il rapido passaggio al Fulham, il quarto viaggio di ‘King ClaudioRanieri nel campionato inglese è pronto a ripartire dal Watford della famiglia Pozzo.
Ranieri, 70 anni il prossimo 20 ottobre, torna dunque in Inghilterra per affrontare una sfida complicata: salvare una squadra al momento sestultima in classifica con 7 punti dopo 7 giornate di campionato.
L’ultima avventura inglese, al Fulham, nel 2018, non era andata benissimo per il tecnico romano. In un Fulham di potenziale talento ma con molta confusione, Ranieri si era approcciato ritrovando immediatamente alla prima panchina una vittoria che mancava da 2 mesi esatti; l’inizio di belle speranze però non fu poi proseguito da risultati altrettanto vincenti: Ranieri fu infatti esonerato solo qualche mese dopo il suo incarico, nel febbraio 2019, raccogliendo soltanto 3 vittorie nelle sue 17 partite in carica. Insomma, un passaggio piuttosto rapido per un’integrazione tra club, staff tecnico e giocatori che non portò grandi risultati (e nemmeno li ottenne il suo successore Scott Parker, poi retrocesso).
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Claudio Ranieri cammina nella splendida e unica cornice di Craven Cottage, lo stadio del Fulham

Credit Foto PA Sport

Il successivo ritorno in Italia, con la Roma ma soprattutto alla Sampdoria, portò ben altri risultati. Sulla Genova di sponda blucerchiata Ranieri ha ottenuto due eccellenti salvezze, con campionati tranquilli e facendo crescere alcuni nomi di assoluto spessore, Thorsby e Damsgaard su tutti. Il non rinnovo tra le parti resta una questione legata a vicissitudini evidentemente extra campo ed extra risultati. Il ritorno in Premier League, per Ranieri, rappresenta dunque una sfida interessante dopo due obiettivi ampiamente raggiunti.

King Claudio IV: il regno del Watford

Figura amata da tutto il Paese dopo la clamorosa impresa col Leicester nel 2016, Ranieri è diventato un personaggio anche grazie alla sua pacatezza e alle dichiarazioni divertenti. Uno dei programmi televisivi che meglio si integra con il mondo dei social in Inghilterra, Soccer AM, gli ha immediatamente dedicato una clip tirando fuori alcuni dei suoi spezzoni più celebri: da dilly-ding dilly-dong agli squali, passando per vari colpi che hanno sempre fatto sorridere la sala stampa.
Più che personaggio extra campo però, per altro scoperta dell’ultima parte della sua carriera, Claudio Ranieri resta allenatore preparatissimo e sempre in grado di far fruttare al meglio la rosa a disposizione. Fedele da sempre alla linea di un ordinato 4-4-2 dove la fase difensiva resta il concetto cardine, le fondamenta sulle quali costruire il successivo lavoro, Ranieri tenterà di mantenere in Premier League un Watford che al momento rappresenta un prodotto piuttosto ibrido. E non nel senso totalmente positivo del termine. Squadra di esperienza – in rosa non ci sono grandissimi talenti per il futuro, ma un gruppo di giocatori più tendenti ai 30 che ai 20 – negli ultimi anni le Hornets hanno provato ad affidarsi al filone iberico di un calcio di possesso. Dal 2017 al dicembre 2019 con i passaggi di Marco Silva, Javi Garcia e Quique Sanchez Flores; poi dal dicembre 2020 con Xisco Muñoz, tecnico oggi esonerato ma artefice della nuova promozione in Premier Leguae. Ranieri ritrova tanti giocatori passati in Serie A: Troost-Ekong, Masina, Kucka, Sema; ma anche il talento di Ismaila Sarr, forse vera unica stella in rosa. Il Watford però ha vinto solo la prima uscita stagionale contro l’Aston Villa; e ha poi ottenuto i 3 punti solo con il disastroso Norwich, al momento fanalino di coda con un punto fatto in 7 partite. Insomma, Ranieri trova una squadra in difficoltà dal punto di vista soprattutto identitario; ma questo paradossalmente può rappresentare un vantaggio per The Tinkerman. In pochi come Claudio Ranieri sanno infatti capire con rapidità dove andare a parare e ricostruire principi semplici - ma efficaci - di gioco. Certo, nel mentre, se possibile, la Premier League è diventata ancor più competitiva, ancor più globale e ancora più complicata. Vedremo se lo scettro magico di King Claudio riuscirà ancora una volta a produrre i suoi frutti. A noi non resta che augurargli good luck. In bocca al lupo.
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