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Premier League, spartizione diritti tv: l'ultima in classifica incassa più di 100 milioni

Simone Eterno

Pubblicato 21/09/2022 alle 17:26 GMT+2

PREMIER LEAGUE - Il massimo campionato inglese ha ufficializzato le cifre che incasseranno i club dai diritti tv della passata stagione. Il Norwich ultimo e retrocesso incasserà 101 milioni di sterline, solo 52 in meno del Manchester City campione. Un circolo virtuoso messo in atto quasi 30 anni fa e che fa oggi del campionato inglese la vera Superlega.

MANCHESTER, ENGLAND - MAY 23: The Premier League trophy is held aloft during the Manchester City FC Victory Parade on May 23, 2022 in Manchester, England. (Photo by Visionhaus/Getty Images)

Credit Foto Eurosport

La Premier League ha pubblicato i dettagli dei compensi riservati ai club provenienti dalla spartizione dei diritti televisivi per la passata stagione, quella 2021/22. Un ammontare di quasi 3 miliardi di euro (2,5 miliardi di sterline la cifra ufficiale) che confermano, ancora una volta, come il lavoro di marketing e trasformazione del prodotto iniziato dai dirigenti che hanno trasformato la vecchia ‘First Division’ in ‘Premier League’ agli inizi degli anni ’90, paghi oggi dei dividenti assolutamente fuori dal comune a qualsiasi latitudine. La campagna acquisti estiva delle squadre di Premier ne era stata un chiaro esempio di cui avevamo già ampiamente trattato, ma il dettaglio di come i club inglesi – soprattutto i più piccoli – siano diventati acquirenti con potenziale d’acquisto degno dei principali top club europei fa sempre una certa impressione.
La suddivisione di questa enorme fetta è infatti piuttosto equa in Premier League, con il Manchester City campione che si è portato via 153 milioni di sterline, soltanto una cinquantina in più dei 101 milioni di sterline che ha potuto incassare il Norwich City 20esimo e primo delle retrocesse.
RIPARTIZIONE DIRITTI TV PREMIER 2021/22INCASSO (mln di sterline)
Manchester City153
Liverpool152
Tottenham146
Arsenal146
Chelsea145
Manchester United143
West Ham137
Leicester129
Newcastle127
Brighton126
Wolverhampton125
Crystal Palace120
Aston Villa120
Brentford118
Everton 117
Leeds115
Southampton111
Burnley105
Watford103
Norwich101
Tutto ciò è permesso in sostanza da due cose: lungimiranza e solidarietà. I top club inglesi – a differenza di quelli italiani in particolari – non sono completamente dipendenti nel loro fatturato dai diritti tv. Per il City, per lo United, per Liverpool e così via dicendo la parte dei diritti TV è complementare a ciò che riescono a incassare dai contratti commerciali e dall’incasso allo stadio, come ben evidente nel report Football Money League che Deloittepubblica ogni anno (in questa edizione 2022 ovviamente fortmente influenzato dall'impossibilità a lungo nella stagione precedente di portare pubblico allo stadio a causa della pandemia). Da questo punto di vista dunque nessuna big si "lamenta" che la spartizione della vendita dei diritti tv sia divisa equamente al 50%; e che solo il rimanente 50% sia calcolato in base al rendimento del club nella stagione e alle spese delle facilities.
E’ fondamentalmente da questa ripartizione equa che il Norwich ultimo in classifica può incassare un’ampia fetta di quei 2,5 miliardi di sterline. Il sistema funziona in quanto le big hanno poi altri enormi margini per fare soldi, grazie anche a stadi di proprietà e altri fattori chiave. E a tutti sta bene così: il benessere delle piccole alimenta in qualche modo la qualità del prodotto, che è poi alla base degli incassi dei diritti tv dall’estero e dalle lungimiranti scelte di marketing dei dirigenti del massimo campionato inglese fatte ormai 30 anni fa, quando intuirono ad esempio dal match delle 12:30 come si potesse attaccare un mercato da 2 miliardi di persone come quello asiatico. E' insomma un circolo virtuoso.
Una scelta – quella della ripartizione più “equa” – che è in evidente controtendenza rispetto agli altri campionati, dove invece la difficoltà delle big a tenere il passo proprio delle inglesi ha spinto ad esempio Real Madrid e Barcellona ad ottenere una ripartizione assai differente dei diritti tv che incassa la Liga. In Premier la forbice tra i 153 milioni del City e i 101 del Norwich è sul rapporto di 1.5. In Serie A il divario tra l’incasso della prima e dell’ultima e di 2.7. Rapporto che si amplia ancor di più in Bundesliga (3.1), Ligue 1 (3.1) e in Liga (3.5), come mostrato del grafico elaborato da Swiss Ramble, blogger specializzato nelle analisi economiche sul mondo del calcio
E’ insomma attraverso una ricetta messa in atto tanti anni fa che il campionato inglese domina il mercato dei diritti tv e si è trasformato in quella sorta di Superlega che alcuni ambivano a costruire. Per percezione globale la Premier League è già la Superlega e gli incassi dei diritti televisivi ne sono la dimostrazione più lampante. Un vantaggio costruito con lungimiranza nel tempo e che, alla fine, è la più semplice spiegazione alla campagna acquisti da più di 150 milioni di euro che si è potuta permettere in estate una neopromossa come il Nottingham Forest.

La classifica delle spese totali nei top-5 campionati

1. PREMIER LEAGUE (Inghilterra)2,24 mld
2. SERIE A (Italia)749,2 mln
3. LIGUE 1 (Francia)558 mln
4. LIGA (Spagna) 505,7 mln
5. BUNDESLIGA (Germania) 484,1 mln
*dati Transfermarkt

I 10 acquisti più costosi del mercato estivo 2022: 8 su 10 in Premier

1. ANTONY (M.United)95 mln
2. W. FOFANA (Chelsea)80,4 mln
3. A. TCHOUAMENI (Real M.)80 mln
4. D. NUÑEZ (Liverpool)75 mln
5. CASEMIRO (M. United)70,65 mln
6. A. ISAK (Newcastle)70 mln
7. M. DE LIGT (B. Monaco)67 mln
8. M. CUCURELLA (Chelsea)65,3 mln
9. E. HAALAND (M. City)60 mln
10. RICHARLISON (Tottenham)58 mln
*dati Transfermarkt

Mercato 2022: le inglesi dominano in Europa

1. CHELSEA 279 mln
2. MANCHESTER UNITED238 mln
3. WEST HAM182 mln
4. TOTTENHAM169,9 mln
5. NOTTINGHAM FORREST162 mln
6. BARCELLONA153 mln
7. PARIS SAINT-GERMAIN147,5 mln
8. MANCHESTER CITY139,5 mln
9. BAYERN MONACO 137,6 mln
10. WOLVERHAMPTON136,6 mln
15. JUVENTUS102,4 mln
16. ATALANTA98 mln
25. NAPOLI68,1 mln
33. MILAN48,2 mln
42. INTER38,6 mln
*dati Transfermarkt
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