Manchster United, decisione definitiva su Greenwood: giocatore e club si separeranno

Il Manchester United ha deciso: Mason Greenwood non sarà reintegrato. Nonostante l'archiviazione del processo per stupro e aggressione per le percosse inflitte all'attuale compagna Harriet Robson, dalla quale ha peraltro avuto da poco un figlio, a seguito di una lunga e dettagliata indagine interna durata all'incirca 6 mesi il club ha deciso di non continuare il proprio rapporto con il giocatore, mal visto da compagni di squadra e dipendenti. La Robson aveva inizialmente pubblicato online un video che ritraeva i segni dell'aggressione di Greenwood; le accuse nei suoi confronti sono poi cadute durante il processo.

Stando alle indiscrezioni, infatti, praticamente tutti i membri del microcosmo Red Devils si erano detti estremamente contrariati di un eventuale ritorno di Greenwood, tanto da minacciare addirittura le dimissioni nel caso si fosse unito nuovamente alla prima squadra. Anche per questo la decisione definitiva, peraltro di comune accordo con lo stesso Greenwood. di seguito uno stralcio del comunicato del club: "Tutte le persone coinvolte, compreso Mason, riconoscono le difficoltà che comporta il fatto che egli riprenda la sua carriera al Manchester United. È stato quindi deciso di comune accordo che sarebbe più appropriato per lui farlo lontano dall'Old Trafford, e ora lavoreremo con Mason per raggiungere questo risultato. Sulla base delle prove a nostra disposizione, abbiamo concluso che il materiale pubblicato online non fornisce un quadro completo e che Mason non ha commesso i reati per i quali è stato inizialmente accusato. Detto questo, come Mason riconosce pubblicamente oggi, ha commesso degli errori di cui si sta assumendo la responsabilità".