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Felice Evacuo nella storia: è il bomber più prolifico della Serie C. 164 gol dalla Turris al Trapani

Stefano Fonsato

Aggiornato 14/03/2019 alle 14:18 GMT+1

Grazie a un rigore che ha regalato la vittoria al Trapani, 2-0 contro la Casertana, l'attaccante che esordì in Serie A nella Lazio al fianco di Crespo, ha raggiunto quota 164 centri, scalzando l'ex collega Gianni Califano. In 18 annate ha giocato per 15 società a tutte le latitudini, conquistando 5 promozioni dalla C alla B ed è stato anche due volte capocannoniere della Coppa Italia.

Felice Evacuo ha riscritto la storia della Serie C

Credit Foto LaPresse

Ci sono cose nel calcio che proprio non si riescono a spiegare seguendo un filo logico. Sono così e basta. Tra queste c'è la storia di Felice Evacuo, 37 anni il prossimo 23 agosto, che domenica scorsa si è laureato miglior marcatore di tutti i tempi della Serie C con 164 reti complessive, scalzando il precedente record appartenuto a Gianni Califano, il quale cominciò a segnare nel 1992 con la maglia del Casale per finire con quella del Perugia nel 2008. Traguardo raggiunto con la maglia del Trapani e con il calcio di rigore con cui i granata siciliani hanno battuto 2-0 la Casertana, avvicinando ulteriormente in classifica la Juve Stabia, che fino a qualche settimana fa sembrava aver ammazzato il campionato.

Dalla Turris al Trapani, il giro d'Italia a suon di gol di Felice Evacuo

STAGIONESQUADRASERIEPRESENZEGOL
2000-2001TurrisC2101
2001-2002LazioA20
2002-2003Florentia ViolaC2202
2003-2004ViterbeseC1215
2004-2005AvellinoC1328
2005-2006TorresC13316
2006-2007AvellinoC13115
2007-2008FrosinoneB4013
2008-2009BeneventoC1165
2009-2010BeneventoC12315
2010-2011BeneventoC12812
2011-2012SpeziaC12915
2012-2013NocerinaC12816
2013-2014BeneventoC12916
2015-2015NovaraC3514
2015-2016NovaraB3613
2016-2017ParmaC195
gen. 2017AlessandriaC132
2017-2018TrapaniC3110
2018-2019 (in corso)TrapaniC286 (+1 in Coppa)

L'inizio nella Serie A dei sogni. Poi, quasi solo la "C"

Un bottino davvero consistente quello di Evacuo, classe 1982, che proprio in Serie C aveva iniziato nella stagione 2000-2001 con la maglia della Turris. E' qui che la Lazio lo notò, prelevandolo dalla formazione campana e inserendolo nella compagine Primavera, dove segnò col pallottoliere. "Un predestinato", si diceva di lui, tanto che nel 2002 esordì in Serie A. Era la stagione, per intenderci, del 5 maggio, che si concluse con quel Lazio-Inter 4-2 ancora ben impresso nella memoria dei tifosi di qualsivoglia confessione. L'anno di grandi cannonieri come Julio Ricardo Cruz, Andriy Shevchenko, Christian Vieri, David Trezeguet, Ernesto Chevanton, Adriano, Marco Di Vaio, un incontenibile Dario Hübner, Vincenzo Montella, Fabio Bazzani, Filippo Maniero, Roberto Muzzi, Cristiano Doni, Adrian Mutu. Insomma, troppa grazia. E fu anche l'anno in cui, a un certo punto, si arrivò perfino a ipotizzare che il Chievo Verona dei mussi volanti potesse andare a vincere lo scudetto...
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2 marzo 2002 Felice Evacuo (Lazio) colpisce la traversa nel derby Primavera Roma-Lazio (LaPresse)

Credit Foto LaPresse

Quell'incontestabile colonia argentina

Un campionato, quello, all'apice della qualità tecnica: in quella Lazio, per intenderci, giocava gente come Diego Simeone (tra un infortunio e l'altro, per la verità), Hernan Crespo, Sinisa Mihajlovic, Angelo Peruzzi, Alessandro Nesta, Fernando Couto, Fabio Liverani, Dejan Stankovic, Karel Poborsky, Claudio Lopez... Evacuo fece il suo esordio il 22 gennaio 2002 subentrando al 77' di Torino-Lazio (1-0, Cristiano Lucarelli) a Stefano Fiore. Coi biancocelesti, il bomber campano conta 2 presenze: la seconda fu addirittura da titolare, nel match del 17 marzo di quell'anno al "Rigamonti" contro il Brescia di Roberto Baggio e Josep Guardiola, per l'occasione infortunati, tuttavia.
Evacuo partì a sorpresa tra i primi 11 perché mister Alberto Zaccheroni volle dare un segnale alla squadra subito dopo il disastroso derby perso 5-1 con la Roma (poker di Vincenzo Montella), togliendo la titolarità all'ex Valencia Claudio Lopez. Una soluzione che fece inviperire la colonia argentina biancoceleste, al capo della quale vi era proprio Simeone. Evacuo, nel corso del primo tempo, si beccò pure un cartellino giallo e, al rientro negli spogliatoi, lo spogliatoio fece capire a Zaccheroni, senza troppi giri di parole, che Lopez avrebbe dovuto immediatamente riprendere il proprio posto. Nel secondo tempo, Crespo segnò al 56' ma, al termine di una partita piuttosto brutta, un altro argentino, il centrocampista Andrés Yllana, firmò al 91' il rigore dell'1-1, battuto in assenza del Divin Codino. Un'ulteriore curiosità: durante quella partita entrò in gioco, al fianco di Luca Toni, entrò un giovanissimo Andrea Caracciolo, oggi bomber in Serie C - proprio come Evacuo - con la maglia della Feralpisalò.

Sliding doors

Sliding doors decisive. Evacuo si giocò le proprie carte nel momento più sbagliato, in una Lazio di leggende ma in piena crisi in quel momento della stagione. E poi, all'epoca, in Italia giocava sì una quantità smisurata di campione ma, proprio per questo motivo, non c'era voglia (e nemmeno necessità) di far crescere al meglio un giovane campione del proprio settore giovanile. Evacuo, così, fu spedito in prestito in Serie C2, in una Fiorentina che - dopo il crac Cecchi Gori - tentava la risalita nel grande calcio (avvenuta peraltro con quel bislacco ripescaggio in B che le fece saltare la C1) sotto le mentite spoglie della "Florentia Viola". Da quel momento, Felice non abbandonò più la Serie C, fatta eccezione per due sole stagioni in cadetteria: al Frosinone nel 2007-2008 e al Novara nel 2015-2016, dopo aver trascinato i piemontesi alla promozione nell'annata precedente.
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Felice Evacuo, Novara, LaPresse

Credit Foto LaPresse

Gol a tutte le latitudini, 5 promozioni e pure capocannoniere in Coppa Italia

Ricapitolando, le squadre rese "felici" dai gol di Felice, in Serie C, sono state: Turris, Florentia Viola, Viterbese, Avellino, Sassari Torres, Benevento, Spezia, Nocerina, Novara, Parma, Alessandria e, oggi, il Trapani di mister Vincenzo Italiano. Un totale di 421 presenze tra terza e quarta serie (allora C2), 80 in cadetteria e 24 reti in Coppa Italia, competizione in cui può vantare due titoli di capocannoniere conquistati ai tempi della sua militanza nel Benevento. Ma davvero è questa la sua dimensione?
Alla Lazio - ha spiegato Evacuo al portale gianlucadimarzio.com - ho avuto la possibilità di frequentare un ambiente che, sino a pochi giorni prima neanche immaginavo. Tante volte restare in Serie C è stata una mia scelta: si tratta di un campionato che conosco a menadito, i cui ritmi e stile di gioco si incastrano esattamente con le mie caratteristiche. Ora, però, dopo questo traguardo, voglio riportare il Trapani (con cui ha attualmente segnato 6 gol, ndr) in Serie B. Sarebbe il mio sesto campionato vinto e a quel punto, chissà, magari accetterò la sfida come a Novara e a Frosinone.

Trapani, Avellino e l'amico Quagliarella

Tornando a ricordare l'esperienza alla Florentia Viola, fu proprio durante la stagione 2002-2003 trascorsa al "Franchi", che conobbe Fabio Quagliarella:
E' un amico ed è un piacere vederlo così scatenato. Quando hai la piena consapevolezza dei propri mezzi, nessuno può fermarti. Soltanto che - scherza - lui sta segnando a grappoli in Serie A, io in Serie C. Qui ho battuto un mostro sacro come Gianni Califano, che ho sempre guardato con grande rispetto.
Gli allenatori a cui è maggiormente legato? Gente della levatura di Antonello Cuccureddu e Giuseppe Galderisi. Vive ad Avellino, città in cui ha messo su famiglia. E chissà, se i Lupi d'Irpinia riusciranno a sopravanzare dalla Serie D in cui sono stati relegati, cosa deciderà di fare bomber Evacuo. Che della C è assoluto padrone.
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