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Prandelli e l'Europeo

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Aggiornato 07/09/2011 alle 13:34 GMT+2

Il CT in conferenza stampa fa un bilancio del suo primo anno con l'Italia: l'obiettivo deve essere l'Europeo che, stando a quanto riferisce lo stesso Prandelli, "deve iniziare già oggi". "Il pregio più bello di questa Nazionale? - dice Prandelli -. La disponibilità dei suoi interpreti senza dubbio"

2011-2012, Cesare Prandelli e Demetrio Albertini, Ap/LaPresse

Credit Foto LaPresse

L'EUROPEO COMINCIA OGGI - Prandelli non ci pensa proprio a fare festa. Meglio pensare subito ai prossimi impegni e obiettivi. Il giorno dopo la vittoria sulla Slovenia che ha regalato agli azzurri, con due turni d'anticipo, il pass per Euro2012, Cesare Prandelli comincia infatti già a ragionare in prospettiva giugno, per arrivare nelle migliori condizioni possibili all'importantissimo appuntamento in Polonia e Ucraina. "L'Europeo, per quanto mi riguarda, inizia oggi - sono state le parole del ct azzurro - Se pensiamo di andare in vacanza per sei mesi e poi di incanto prepararci per l'Europeo forse abbiamo sbagliato. Dal punto di vista mentale dobbiamo pensarci oggi. Mi piace l'idea che un giocatore importante come Pirlo, che ha vinto un Mondiale e che ha fatto tante partite, trasmetta la sensazione di poter vincere un Europeo, perché pensare positivo fa bene. Non è giusto però fare oggi certi tipi di ragionamenti. La squadra è consapevole che deve migliorare tanto e sa cosa ci aspetterà. Dobbiamo arrivare preparati". La strada, insomma, è ancora lunga per Prandelli e i suoi ragazzi ma le premesse sono buone. Il ct non può fare a meno di sottolineare le grandi qualità del suo gruppo, "un pregio di questa Nazionale è la disponibilità, la voglia di sentirsi coinvolti in questo progetto - ricorda - Nel lavoro fatto in campo ho avuto sempre dai giocatori voglia di lavorare con serietà, voglia di aggiungere qualcosa in più dal punto di vista della convinzione del gioco. Il difetto è che abbiamo sempre troppo poco tempo ed e' quindi difficile provare e riprovare e finisci col dare per scontato cose fatte un mese prima".
GLI STAGE DI SACCHIANA MEMORIA... - In prospettiva futura Prandelli rilancia l'idea degli stage di memoria sacchiana: "Sul fare qualche stage in futuro valuteremo, mi auguro di poter avere questa opportunità, senza creare nessun tipo di problema ai club - spiega - L'idea mia degli stage è quella di poter avere un giorno a disposizione, non di più, con il reparto difensivo, un giorno a disposizione con i centrocampisti e un giorno con gli attaccanti, per non creare squilibri alle squadre. Poi sono discorsi di Federazione, di Lega e dipenderà dai calendari".
IL SORRISO DI BALOTELLI - E' stata una giornata particolare per Balotelli: prima la convocazione della Procura di Napoli, poi l'entrata in campo che ha dato la scossa all'Italia. "Siamo rimasti molto sorpresi ieri dalla convocazione della Procura - ha ammesso il ct - Il giorno della gara non è facile, non è semplice parlare di certi argomenti però lui era sereno, quindi non ho avuto nessun tipo di dubbio nel dargli la possibilità di venire in panchina e poi eventualmente metterlo in campo, come poi è successo. La reazione della gente ieri sera nei confronti di Balotelli? E' legata al sorriso che ha regalato a quei ragazzi in carcere. La gente ha percepito qualcosa di bello e di buono e quando regali queste emozioni non sei mai solo. Ed infatti i tifosi ieri non avevano pregiudizi nei suoi confronti". Prandelli rivela che Balotelli "non mi ha ringraziato ma mi ha sorriso. Deve pensare a fare semplicemente il calciatore e quindi anche se nel club avrà concorrenza, con serietà e costanza può mettere in discussione le scelte, ed è quello che deve fare".
RIPARTE (FINALMENTE) LA SERIE A - Chiusa la parentesi Nazionale italiana, da venerdì scatterà finalmente la serie A. "Dal prossimo campionato mi aspetto che molti allenatori cercheranno il risultato attraverso il gioco perché abbiamo proprio necessità di questo - ha concluso Prandelli - Il Milan parte davanti a tutti, con due lunghezze di vantaggio ma sarà un campionato avvincente, anche le altre big possono fare molto bene". Sul possibile reinserimento della tassa di solidarietà nella finanziaria 2011, anche a carico del mondo del calcio, il ct azzurro ha chiosato: "Se è legge si paga e non si commenta".
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