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Prandelli "Ora Mario"

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Aggiornato 08/09/2010 alle 13:42 GMT+2

"Questo è soltanto l'inizio", assicura il ct che vuole un'Italia d'attacco anche per le prossime partite. "L'obiettivo è riuscire a lavorare a un tridente con Antonio, Mario e un'altra punta", ha dichiarato nella conferenza stampa del "rompete le righe"

Football - Italy - Cesare Prandelli - AP/LaPresse

Credit Foto LaPresse

Il successo ai danni delle Far Oer era scontato o quasi. Ma il modo in cui l’Italia ha lottato per ottenere quel 5-0 ai danni di una squadra di semi-professionisti vale forse più di ogni punto in classifica. L’entusiamo è tornato. Cesare Prandelli lo sa e proprio di questo ha parlato nella conferenza stampa che chiudeva la sua prima settimana da ct “vero”. Un occhio alle ultime due partite, un pensiero alle prossime. E, soprattutto, una strada già tracciata da seguire.
NON FERMIAMOCI QUI - "Non possiamo fermarci qui – ha dichiarato Prandelli – perché questo è solo l'inizio. Mi sembra che si stiano creando cose belle intorno a questa Nazionale. I ragazzi hanno voglia di bruciare le tappe, gli ho fatto i complimenti per l'atteggiamento, ho visto face sorridenti. Le vittorie fanno bene al morale". Adesso, però, si fa ancor più sul serio: “Le prossime partite di ottobre (contro Irlanda del Nord e Serbia, ndr) saranno le più importanti dell'anno. Dovremo essere più squadra e più organizzati”.
TRIDENTE PESANTE, CI PROVIAMO – “Vogliamo arrivare ad una soluzione in attacco con Cassano, Balotelli e un'altra punta - spiega il ct sulla manovra offensiva dell'Italia - vedremo se questa soluzione potrà sopportare certi atteggiamenti e certi equilibri. Se non riusciremo a farlo cambieremo, quello che è certo è che tutti e tre dovranno sacrificarsi”. Ma la terza punta sarà Giuseppe Rossi, titolare al Franchi? “Mi è piaciuto, anche se da un attaccante esterno mi sarei atteso più ampiezza”.
SERATA MAGICA - Prandelli non può non elogiare il pubblico del "Franchi": "Questa serata di Firenze la porterò con me per sempre perché hanno vinto tutti. E' stata una serata magica. Si respirava una atmosfera particolare. I fiorentini hanno un cuore grande e l'hanno dimostrato. La cosa più bella è che durante l'inno non ci sono stati fischi".
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