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La Provincia del Gol: Matteo Vitaioli, l'operaio che ha rotto l'astinenza del gol di San Marino

Stefano Dolci

Aggiornato 09/09/2015 alle 17:28 GMT+2

L'eroe inatteso del lungo weekend di qualificazioni a Euro 2016 è il 25enne sammarinese Matteo Vitaioli che in Lituania ha segnato la rete nella sconfitta per 2-1 maturata al 92'. I biancazzurri non segnavano da due anni e il digiuno di reti in una partita esterna durava addirittura dall'aprile del 2001. Vitaioli nella vita fa l'operaio in una fabbrica di imballaggi e gioca in Promozione a Coriano

Matteo Vitaioli

Credit Foto Eurosport

Per chi sin dalla tenera età, non appena ha imparato a camminare, ha iniziato a dare pedate a un pallone e sognare un futuro da calciatore segnare una rete con la Nazionale del proprio paese è una delle massime aspirazioni che si possono nutrire. Se poi sei nato in uno stato che conta appena 34.000 abitanti come la Repubblica di San Marino e vesti da svariati anni la maglia di questa Nazionale che dal 1990 al 2015 ha perso 127 dei 132 match ufficiali disputati incassando 560 reti (circa quattro di media a partita) e chiudendo ben 113 incontri con lo zero nella casella dei gol realizzati allora gonfiare la rete significa scrivere un’autentica pagina di storia sportiva per il tuo Stato. L’eroe inatteso del lungo weekend di qualificazioni europee è Matteo Vitaioli, 25enne attaccante della Repubblica del Titano che martedì sera al minuto 56 della sfida sul campo della Lituania ha realizzato la rete del momentaneo 1-1 (la Lituania poi troverà il gol vittoria del 2-1 al 92’ con Spalvis, ndr) interrompendo così un’astinenza di gol che durava da praticamente due anni, visto che l’ultimo sigillo di un giocatore sammarinese era datato 10 settembre 2013 e a realizzarlo fu capitan Alessandro Della Valle nel ko per 5-1 rimediato con la Polonia all’Olimpico di Serravalle.

La classe operaia va in paradiso

La rete di Vitaioli, la prima realizzata sotto la gestione del ct Pierangelo Manzaroli (che dal 18 febbraio 2014 ha sostituito Giampaolo Mazza), ha fatto ancor più rumore perché San Marino non segnava in trasferta in una gara ufficiale da più di 14 anni, per la precisione dal 25 aprile 2001 quando a Riga la Serenissima strappò un formidabile 1-1 nelle qualificazioni mondiali contro la Lettonia grazie al sigillo di Nicola Albani. Matteo Vitaioli a quel tempo aveva solamente 11 anni ed era un ragazzino che frequentava il primo anno di scuola media e al pomeriggio si allenava in qualche campetto della Repubblica sognando di emulare le gesta di Baggio, Del Piero, Ronaldo, Shevchenko, Crespo, Raul, Rivaldo o Giggs: alcuni dei campioni più amati all’epoca. 5249 giorni dopo a Vilnius Vitaioli, che si guadagna da vivere facendo l’operaio in una fabbrica di imballaggi e alla domenica scende in campo sui campi della Promozione romagnola con il Tropical Coriano, rompeva l’incantesimo uccellando il neo entrato portiere Cernyauskas su punizione e scivolando come un torero sotto la panchina biancazzurra che si scaraventava in campo per abbracciare e gioire per quella rete tanto desiderata ed attesa.
Una rete che non è servita a regalare il secondo pareggio nel girone E delle qualificazioni a Euro 2016 ma certifica i miglioramenti di una Nazionale che sta pian, piano crescendo e non vuole più fare la cenerentola o la vittima sacrificale su tutti i campi: “Il gol è stata un’emozione grandissima ma in questo momento nella mia mente c’è spazio solamente per la rabbia e il rammarico – le parole nel post partita di Vitaioli – meritavamo di uscire dal campo con un pareggio per l’attenzione e il cuore con il quale abbiamo interpretato la partita. Due episodi ci hanno condannato e perdere così al 92’ fa male. E’ una beffa che il gruppo, il mister, lo staff, i magazzinieri, i dirigenti e tutti quelli che gravitano attorno a questa Nazionale non si meritavano. Da luglio ci siamo allenati tutti i giorni per ben figurare in questi appuntamenti e ci meritavamo almeno l’1-1. Quando loro sono rimasti in 10 uomini abbiamo rischiato poco o nulla e siamo riusciti a gestire bene il possesso della palla provando a non buttare mai via il pallone e distendendoci anche bene con l’inedito modulo provato dal mister (con la Lituania Manzaroli ha rinunciato alla difesa a 5 provando il 4-3-3 con Vitaioli, Stefanelli e Chiaruzzi punte, ndr). Dispiace ma la strada è quella giusta e lavorando così i risultati arriveranno”.
I marcatori della storia della Nazionale di San Marino
Andy Selva (1998 ad oggi)8 gol
Manuel Marani (2003 ad oggi)2 gol
Davide Gualtieri (1993-1999)1 gol
Valdes Pasolini (1990-1996)1 gol
Pier Domenico Della Valle (1991-2000)1 gol
Nicola Ciacci (2003-2011)1 gol
Mauro Valentini (1991-1999)1 gol
Bryan Gasperoni (1994-2005)1 gol
Nicola Bacciocchi (1991-2000)1 gol
Nicola Albani (2001-2011)1 gol
Danilo Ezequiel Rinaldi (2008-oggi) 1 gol
Alessandro Della Valle (2002-oggi)1 gol
Matteo Vitaioli (2007-oggi)1 gol

In Nazionale e nel club in coppia col fratello

Per Matteo Vitaioli, oltre alla soddisfazione di aver segnato il primo gol nel giorno della 40esima partita con la maglia della Nazionale, c’è anche la soddisfazione di aver condiviso questa gioia con il fratello maggiore Fabio, che ha giocato tutta la partita da titolare ed è stato fra i primi ad abbracciare a correre verso di lui. Attaccante Matteo, difensore Fabio (che ha cinque anni in più e gestisce un negozio di abbigliamento nel centro storico di San Marino, ndr) i due dall’estate del 2014 giocano insieme nel Tropical Coriano e domenica faranno il loro debutto in campionato nella trasferta contro il Castrocaro alle dipendenze di mister Achille Fabbri che molto difficilmente rinuncerà all’apporto dei fratelli Vitaioli: “Fabio e Matteo sono due pilastri della nostra squadra e siamo contenti che, nel loro piccolo, esportino il nome di Coriano e della nostra squadra quando vanno in Nazionale in giro per l’Europa. Come tutti i giocatori che giocano a questi livelli si guadagnano da vivere lavorando come persone normali dunque si allenano 3 volte a settimana di sera e per rispondere alle chiamate della Nazionale spesso sono costretti a chiedere giorni di ferie o permessi. Entrando nello specifico, Matteo è un giocatore di grande talento, molto dedito al sacrificio che ha nelle proprie corde l’assist e il dribbling. Io lo sfrutto prevalentemente da seconda punta ma non nego che per emergenza talvolta gli ho anche chiesto di retrocedere a centrocampo, trovando sempre la massima disponibilità. Se devo individuare un difetto, direi che gli manca un po’ di freddezza sottorete. Per le occasioni che si crea potrebbe indubbiamente segnare molti più gol. Sotto questo aspetto non nego che lo martello tanto perché mi piacerebbe vederlo capitalizzare di più tutto ciò che di buono crea”.
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Fabio Vitaioli scherza insieme a Wayne Rooney, San Marino-Inghilterra, Imago

Credit Foto Imago

Fabbri prima di congedarsi si lascia andare anche a una battuta: "Quando ho letto che ha fatto gol su punizione stentavo a crederci. A Coriano non gliele ho mai fatte tirare e, nonostante questo exploit, non penso cambierò idea. In allenamento lo prendo in giro spesso dicendo che lui possiede ‘il tiro dello 0-0’, ossia non ha nelle sue corde il tiro forte capace di far male al portiere. Mi ha stupito e spero continui a farlo anche nel proseguo della stagione perché per ben figurare nel nostro campionato avremo bisogno del suo apporto”.
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