Romania-Kosovo sospesa per 50', gli ospiti lasciano il campo per uno striscione offensivo. Cosa è successo

La sfida fra Romania e Kosovo, valida per il sesto turno delle qualificazioni a Euro2024, è stata sospesa dopo 15 minuti dal fischio d’inizio a causa di uno striscione vergognoso esposto in tribuna da un gruppo ultras, che ha indignato i giocatori ospiti che hanno deciso di lasciare il campo e rientrare negli spogliatoi, fino a che lo striscione non fosse stato rimosso dai supporter rumeni. “Il Kosovo è Serbia", questa la frase scritta a caratteri cubitali su uno stendardo issato sulle tribune dell’Arena Nationala di Bucarest: un messaggio discriminatorio che ha ovviamente indignato tutto lo staff e i giocatori del Kosovo ma che stupisce fino a un certo punto, visto che proprio la Romania è uno dei cinque Paesi dell'Unione Europea che non riconosce l'indipendenza del Kosovo.

I sostenitori della Romania hanno anche acceso diversi fumogeni ed hanno anche iniziato ad intonare cori inneggianti la Serbia e a schernire giocatori e popolo kosovaro, costringendo gli uomini delle forze dell’ordine ad entrare in campo per ristabilire l’ordine. La sfida è ripresa dopo oltre 50 minuti di sospensione e ben 5 appelli dello speaker. In caso il match venga nuovamente sospeso in maniera definitiva e non portato a termine è molto probabile la sconfitta a tavolino per la Romania, oltre ad altri provvedimenti disciplinari esemplari per la Nazionale balcanica.