Azzurrini sciuponi: in Serbia finisce 1-1

Azzurrini belli sotto tutti i punti di vista. Tranne uno. Che corrisponde alla totale assenza di cinismo in zona gol: i ragazzi di Di Biagio dominano a lunghi tratti, a Novi Sad, la formazione campione del mondo Under 20 ma con un Berardi ai limiti dell’indisponenza, insieme ai compagni di reparto Cerri-Boateng in giornata No, non riescono a portarsi a casa tre punti che sarebbero stati davvero meritati. Si affrontavano due formazioni a punteggio pieno e dalle difese intonse, le migliori del raggruppamento di qualificazione alla fase finale di Euro 2017 prevista in Polonia.

L’Italia preme subito sull’acceleratore e, al 9’ Berardi, ritrovatosi a tu per tu con Radunovic (dopo essere scattato sul filo del fuorigioco), conclude clamorosamente a lato. Passa un minuto e ci prova anche Mandragora, dal limite, impegnando l’estremo difensore serbo. Nella prima mezz’ora di gioco, il centrocampista del Pescara è assoluto protagonista e al 16’ è bravo a liberarsi del proprio marcatore in area di rigore avversaria e a concludere a botta sicura trovando, tuttavia, l’opposizione del centrale difensivo Jovanovic, straordinario nel salvare un gol già fatto. Al 24’ ha un’ottima occasione anche Boateng, ma la conclusione del centravanti del Bari sul primo palo, risulta del tutto sbilenca. Così i serbi provano ad affacciarsi dalla finestra e, al 34’ Ožegovic, su assist dell’onnipresente Grujic (il Pogba serbo tanto inseguito dall’Inter), conclude alto in acrobazia. Al 39’ sale in cattedra Cragno, che devia con grande tempismo la conclusione ravvicinata di Cavric, ottimamente imbeccato dalla mancina da Grujic. Passa un giro di lancette e, dopo una gaffe della difesa slava, Berardi si ritrova ancora una volta a tu per tu con Radunovic ma sciupa tutto. Nella ripresa, i gol. Passa un minuto e pochi istanti ed è vantaggio Serbia: Milinkovic-Savic, dalla destra, nel tentativo di crossare al centro, indovina l’angolo giusto, cogliendo impreparato Cragno con palla sotto il sette. L’Italia è brava a non disunirsi ma al 55’ il reparto avanzato ne combina un’altra: Boateng se ne va forte di una doppia superiorità numerica e serve Cerri che, tutto solo davanti a Radunovic, risulta impreciso. La porta serba sembra stregata ma al 57’ arriva il pari: corner di Berardi con palla allontanata e intercettata, al limite dell’area, dal bravo Cataldi che, di controbalzo, indovina la traiettoria giusta siglando l’1-1. La gara prosegue sui binari dell’intensità e dell’ottimo palleggio degli azzurrini nella metà campo dei padroni di casa. Entrano Garritano e Piu là davanti ma il risultato non cambierà più: 1-1 ed entrambe le squadre salgono a quota 10 punti.

E’ il numeretto che entrambe le squadre presentano da questa sera: alla vigilia del match, retroguardie intonse.

Non una gran prova, quella dell'estremo difensore del cagliari Alessio Cragno: grandi colpe sul gol subito...

Rolando MANDRAGORA: grande protagonista del centrocampo degli Azzurrini: il talento in forza al Pescara è un motorino instancabile.

Alberto CERRI: si mangia un gol clamoroso, oltre a pungere poco. Serata No.

Serbia U21 (4-2-3-1): Radunovic; Gajic, Veljkovic, Jovanovic, Antonov, Zdjelar, Maksimovic (63’ Lukovic), Grujic, Milinkovic-Savic, Cavric (89' Saponjic), Ožegovic (76’ Jovic). All.: Sivic

Italia U21 (4-3-3): Cragno; Conti, Rugani, Romagnoli, Barreca; Cataldi, Mandragora, Benassi; Berardi, Cerri (75’ Piu), Boateng (63’ Garritano). All.: Di Biagio

Arbitro: Marius Avram (Romania)

Gol: 47’ Milinkovic-Savic (S), 57’ Cataldi (I)

Note – Recupero: 0+3 . Ammoniti: Cataldi, Milinkovic-Savic, Garritano, Romagnoli.