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Edicola: Tavecchio aggrappato alla poltrona, Ancelotti è la sua carta vincente

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DaEurosport

Aggiornato 16/11/2017 alle 10:10 GMT+1

Giorni di grandi manovre nel palazzo: la posizione di Tavecchio si rinforza e con la carta Ancelotti potrebbe definitivamente convincere il Consiglio Federale. Decisiva la riunione di Lunedì. Trattativa serrata per portare l'ex tecnico del Bayern Monaco sulla panchina azzurra.

Carlo Ancelotti vom FC Bayern München

Credit Foto Getty Images

C’è un nome solo che campeggia su tutte le prime pagine dei quotidiani sportivi nazionali italiani questa mattina: Carlo Ancelotti. È lui l’homo novus destinato a risollevare il calcio italiano, fermo restando che il numero uno della Federcalcio Carlo Tavecchio resta e resterà “aggrappato” alla sua poltrona con buona pace dei suggerimenti del presidente del CONI Giovanni Malagò.
Dicevamo di un Tavecchio per nulla intenzionato a dimettersi. “Un Carlo di troppo”, secondo Tuttosport e l’allusione non è certo diretta ad Ancelotti. Il numero uno della Federcalcio pare aver incassato la fiducia del Palazzo e lunedì contaeràdi convincere il Consiglio Federale calando la carta Ancelotti e presentando un piano di riforme passibile di convincere tutte le parti sedute al tavolo. Ma Ancelotti accetterà l'offerta?
Secondo la ricostruzione della stampa l’ex allenatore del Bayern Monaco non vorrebbe mai e poi mai legarsi a una FIGC debole e divisa al suo interno, soggetta peraltro agli attacchi del CONI. Ma con un Tavecchio “forte” e un nuovo corso credibile per la FIGC la musica potrebbe cambiare e le resistenze del pluridecorato allenatore di Reggiolo a quel punto potrebbero cadere.
  • La nostra opinione: Presto per cantare vittoria, ma c’è quantomeno motivo di essere ottimisti circa l’approdo di Carletto Ancelotti sulla panchina italiana, a patto che il diretto interessato accetti uno stipendio parecchio inferiore rispetto a quello che percepirebbe sulla panchina di un grande club e a patto che accetti di lavorare a stretto contatto con Carlo Tavecchio (ma è possibile che sia introdotta una figura di raccordo tra i due, una figura di estrema fiducia per il ct). Per Ancelotti di certo la Nazionale rappresenterebbe una sfida allettante, soprattutto ora che ha toccato il fondo; il progetto a quel punto però dovrebbe giocoforza essere improntato ai prossimi mondiali onde evitare pasticci “alla Conte”. Che la ricostruzione abbia inizio, con o senza Carlo Tavecchio...Certamente con Ancelotti!
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