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Italia senza Chiesa, Mancini come lo sostituisce per lo spareggio mondiale: le 5 possibili opzioni

Carlo Filippo Vardelli

Pubblicato 11/01/2022 alle 15:07 GMT+1

CALCIO - Chi giocherà al posto di Federico Chiesa, infortunatosi al crociato in Roma-Juventus e fuori per la stagione, negli spareggi mondiale contro la Macedonia e Portogallo o Turchia fra poco più di due mesi? Proviamo a capirlo insieme.

Italia, Roberto Mancini

Credit Foto Eurosport

Piovere sul bagnato è un modo di dire italiano. Inconsapevolmente, lo ha inventato il poeta Giovanni Pascoli, o almeno così riporta Wikipedia. L’espressione sta ad indicare che le disgrazie spesso non vengono mai sole, o così appare a chi soffre e crede di essere tormentato dalla sfortuna.
Se riflettiamo su come interpreta le partite Federico Chiesa, non credo che si senta tormentato dalla sfortuna. È un giocatore che le cose se la va a prendere. Sempre. Lasciando da parte i cattivi pensieri. Allo stesso tempo però, crediamo anche che un ragazzo proattivo come lui avrebbe evitato volentieri la lesione del legamento crociato. Sì, perché l’esito del bollettino medico emesso dalla Juventus praticamente sancisce la fine della stagione per il nativo di Genova. Ci rivediamo nell’estate 2022, con le conseguenti imprecazioni di Allegri e Mancini, che perdono un giocatore cruciale nelle rispettive squadre.
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Il tecnico bianconero avrà l’incombenza di sostituirlo nel breve, obbligando la sua Juventus ad aprire la testa verso diverse prospettive tattiche, mentre il "Mancio" dovrà fare a meno del suo "generatore di situazioni" nella finestra di marzo, quando la nazionale italiana si giocherà l’ultima chance di andare al Mondiale. Oggi, 10 gennaio 2022, mancano ancora più di due mesi alla – si spera – doppia sfida degli azzurri, ma in vista di un appuntamento così importante il tempo diventa relativo. Ogni giorno diventa cruciale per pensare, ragionare, elaborare. Chi giocherà al posto di Federico Chiesa nello spareggio mondiale? Proviamo a capirlo insieme.
Chi vorresti al posto di Federico Chiesa nello spareggio mondiale?

Domenico "Mimmo" Berardi

Il mancino di Cariati è assolutamente il nome più caldo per prendere il posto di Chiesa nello spareggio mondiale. I motivi, dietro a questa ipotesi, non andrebbero nemmeno spiegati, ma per chi ha bisogno di essere rassicurato eccoli qua. 1) Berardi è campione d’Europa. Ha preso parte alla spedizione di Euro 2020 ed è stato decisivo in parecchie situazioni. 2) Ha segnato oltre 100 gol con la maglia del Sassuolo, ritrovando la verve realizzativa di inizio carriera proprio nelle ultime stagioni (ultime 4 in doppia cifra). 3) È un giocatore furbo, scaltro ed estremamente tecnico. Non avrà la forza bruta di Chiesa, ma un cervello calcistico molto sublime.

Nicolò Zaniolo

Appena dietro al numero 25 del Sassuolo, salgono prepotentemente anche le chance del prodotto della Primavera dell’Inter. Dopo l’infortunio che – proprio come Chiesa – lo ha obbligatoriamente eliminato dalle considerazioni di Mancini per l’Europeo, il nativo di Massa ha fatto rientro quest'anno e ha siglato 3 gol in 22 presenze stagionali. La sensazione generale è che non sia ancora al meglio, ma allo stesso tempo la consapevolezza di tutti – Roma compresa – è che solo attraverso il lavoro quotidiano possa tornare quello folgorante di due anni fa. Ai playoff mancano due mesi: è tutto nelle mani di Nicolò (e di Mourinho).
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L'esultanza di Nicolò Zaniolo, Atalanta-Roma, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Federico Bernardeschi

Un altro di quelli che a Londra c’era, e che ha alzato il trofeo in faccia all’Inghilterra, è proprio l’esterno della Juventus. Il giocatore toscano, dopo una stagione molto difficile sotto la guida di Andrea Pirlo (ricordate la frase "non mi fanno rischiare la giocata"?), sembra aver ritrovato la propria comfort zone con Massimiliano Allegri. Adesso gioca di più, si esprime meglio e ha scalato le gerarchie. Logicamente, se dobbiamo farne una questione di talento, Berardi e Zaniolo sono avanti anni luce, ma la forza di Bernardeschi sta nel lavoro sporco, nella duttilità e nell’aver imparato il suo ruolo da "giocatore di complemento". Queste cose possono fare la differenza.

Vincenzo Grifo

Se c’è un calciatore che Roberto Mancini ha convocato, coccolato e protetto fin dal primo istante, quello è il nativo di Pforzheim. Il classe 1993, che fino al 2018 aveva "toccato con mano" solo la nazione U20, si è ritrovato a giocare minuti importanti, a segnare (due gol all’Estonia in amichevole) e ad entrare nell’immaginario collettivo dei tifosi. In ottica spareggio parte un passo indietro rispetto a tutti quelli sopraelencati, ma con Roberto Mancini mai direi mai. Magari sarà proprio il talento del Friburgo - 5 gol e 7 assist in questa stagione - il nome a sorpresa che ribalterà gli equilibri.
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Antonio Candreva

L’ultimo nome di questa lista, pensata a gennaio ma utile per marzo, è quello più strano e più vintage. L’esterno della Samp, autentico gira-Italia dal punto di vista calcistico, è il motore offensivo della squadra di Roberto D’Aversa, sta attraverso l'ennesima buonissima stagione dal punto di vista statistico (6 gol, 8 assist) e ha mostrato picchi nettamente superiori alla zona retrocessione (dove è impantanata la Samp). A suo svantaggio, però, nel computo generale, c’è un'età piuttosto avanzata (34 anni) eun precedente legato ad Italia-Svezia, dove i suoi tantissimi cross furono un po’ l’emblema dell’incompiutezza del ciclo-Venturiano. L’Italia di Mancini, in questi 4 anni, si è sempre contraddistinta per la capacità di lanciare i giovani e guardare avanti: cadere in questo déjà-vu sarebbe una scelta incomprensibile.
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Mancini: "Non dimentichiamoci quanto fatto quest'estate"

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