Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Qualificazioni mondiali Italia, 5 chiavi per arrivare pronti ai playoff di marzo

Matteo Zorzoli

Aggiornato 16/11/2021 alle 23:40 GMT+1

QUALIFICAZIONI MONDIALI - Tra 4 mesi la Nazionale di Roberto Mancini si giocherà l'accesso a Qatar 2022 in uno spareggio con semifinale (e eventuale finale) senza diritto di appello

Leonardo Spinazzola, Euro 2020

Credit Foto Getty Images

I due pareggi con Svizzera e Irlanda del Nord bruciano ancora tantissimo: la qualificazione dell'Italia di Roberto Mancini ai Mondiali in Qatar è appesa ad un filo, ovvero il temutissimo spareggio di marzo. Tra 4 mesi gli azzurri scenderanno in campo da testa di serie in semifinale secca e, in caso di vittoria, si giocheranno tutto in finale. Un dentro-fuori che avremmo voluto evitare visto l'esito del doppio confronto con la Svezia nel 2017 che ci escluse dalla Coppa del Mondo in Russia. Confrontando il deludente percorso di qualificazione a Qatar 2022 con quello della trionfale vittoria degli ultimi Europei, culminato nei rigori di Wembley contro l'Inghilterra, abbiamo provato a isolare 5 chiavi per arrivare pronti ai playoff.

Recuperare gli infortunati

Inutile nascondersi: i 4 punti persi dagli azzurri nell'ultima settimana sono figli anche di una condizione fisica non performante di tanti giocatori che, complice lo stravolgimento dei calendari causa Covid, tra club e Nazionale stanno patendo il tour de force dell'ultimo anno e mezzo. Inoltre vanno considerati i tanti infortuni che hanno influenzato le scelte di Mancini nelle ultime uscite. Su tutti Immobile, Verratti e Chiellini, ma vale la pena citare anche le assenze di Pellegrini, Pessina, Zaniolo, Toloi, Bastoni, Calabria, Biraghi. E non da ultimo Spinazzola, l'uomo in più di Euro 2020 alle prese con la convalescenza dopo l'operazione al tendine d'Achille. Recuperare, se non tutti, almeno alcuni di loro è d'obbligo per alimentare le speranze di qualificazione.
picture

Ciro Immobile e Roberto Mancini

Credit Foto Getty Images

Trovare il punto di riferimento in attacco

Se escludiamo per un momento il 5-0 rifilato alla Lituania (fanalino di coda del nostro girone), le ultime 4 partite degli azzurri hanno evidenziato un grave problema in attacco: solo 2 gol fatti contro Bulgaria, Irlanda del Nord e nel doppio confronto contro la Svizzera, messi a segno da Di Lorenzo e Chiesa. Una fotografia fedele del momento negativo che sta attraversando la Nazionale. Il c.t. ha provato ad alternare il tridente con punta di peso e quello con falso nueve con scarsi risultati. Il 9 titolare dell'Italia è Ciro Immobile (che è anche l'attaccante azzurro in attività più prolifico), ma il bomber della Lazio è a digiuno dai gironi degli Europei e siamo certi che Mancini valuterà alternative per l'appuntamento di marzo, pescando tra chi sarà più in forma. In assenza del cosiddetto "attaccante di ruolo" (che, invece, hanno diverse pretendenti dei playoff come Polonia, Svezia e Portogallo) si riapre dunque la corsa di Belotti, Kean, Scamacca e Raspadori (già convocati dal Mancio), ma non solo. Sui social spuntano le idee Petagna, Destro, Caputo e c'è anche chi ha citato Mario Balotelli ora all'Adana Demirspor nel campionato turco e il giovane talento del Pisa, Lorenzo Lucca. Tutto è possibile, ma purtroppo il c.t. marchigiano e il suo staff non avranno a disposizione gare ufficiali per fare nuovi "casting". La questione "punta" rimane un rebus complicato. Anche per questo sarà fondamentale trovare Insigne e Chiesa al massimo della forma sugli esterni. Non è scontato visto che marzo sarà il momento clou tra volata Scudetto e coppe.
  • Gli attaccati azzurri più prolifici in attività
GiocatoreGolPresenze
Immobile 1554
Balotelli1436
Belotti1241
Insigne1053
Pellè920
picture

Italia: Lewa, Çalha e gli altri, segreti e insidie delle rivali ai playoff

Ritrovare il centrocampo perduto

Bei tempi quando avevamo un centrocampo invidiato da tutta Europa. Il Jorginho di quest'autunno (rigori a parte) è la brutta copia del metronomo tutto tecnica e fantasia per cui tanti invocano il Pallone d'Oro. Barella è fuori condizione. Verratti è infortunato. Locatelli non incide più come a Euro 2020. Solo per citare i casi più illustri. Nelle ultime uscite nè Tonali nè Cristante sono riusciti a compensare il gap fisico-tecnico. Speriamo che la sosta natalizia possa portare nuove energie e idee.
picture

Barella in azione durante Irlanda del Nord-Italia - Qualificazioni Mondiali Qatar 2022

Credit Foto Getty Images

Ricordarsi di Wembley, ma anche dei fischi di San Siro...

Dal 1934 questa è solo la terza volta in cui l'Italia si presenta ai playoff dopo Italia-Russia del 1997 (ai gironi si qualificò per prima l'Inghilterra) e Italia-Svezia del 2017 (alle spalle della Spagna). A cambiare, però, quest'anno è il format degli spareggi con due partite secche con avversarie diverse per accedere ai Mondiali. La disfatta con gli scandinavi (con i fischi di San Siro indirizzati a giocatori e Gian Piero Ventura al ritorno) ci hanno insegnato che giocare di ripartenza e con paura non ci porterà da nessuna parte. Siamo in grado di imporre il nostro gioco con qualsiasi avversario, dobbiamo solo ritrovare la consapevolezza (e anche un po' di spensieratezza) di quest'estate.
picture

Giampiero Ventura

Credit Foto Getty Images

Il fattore pubblico

In qualità di testa di serie, l'Italia avrà il vantaggio di giocare tra mura amiche la semifinale, mentre per le finali sarà il sorteggio a determinare casa e trasferta. Il fattore pubblico, più volte richiamato da Mancini e Bonucci nelle ultime conferenza stampa, può fare la differenza, a maggior ragione in gara secca. Sperando che a marzo la situazione epidemiologica possa permettere uno stadio gremito e festante, qualunque esso sia.
picture

Mancini: "Non dimentichiamoci quanto fatto quest'estate"

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità