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Qualificazioni Mondiali - Le 5 verità di Svizzera-Italia: attacco poco brillante, la maledizione di Immobile continua

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Pubblicato 06/09/2021 alle 09:48 GMT+2

QUALIFICAZIONI MONDIALI - Troppi errori, poca incisività, un Immobile ancora sottotono e una sorprendente difficoltà ad andare a segno: la bella macchina da guerra di Mancini si è un po' inceppata. Ma il ct ritrova Zaniolo, arma in più verso i Mondiali. Gli elvetici, invece, confermano che ci daranno battaglia fino alla fine.

La delusione di Insigne in Svizzera-Italia

Credit Foto Getty Images

Svizzera-Italia, match della quinta giornata delle Qualificazioni Mondiali andato in scena al St. Jakob Park di Basilea, si è concluso col punteggio di 0-0. Gara arbitrata dalllo spagnolo Carlos Del Cerro Grande. Nella ripresa Jorginho si è fatto parare da Sommer un calcio di rigore. Con questo risultato l'Italia di Roberto Mancini mantiene 4 lunghezze di vantaggio sulla Svizzera di Murat Yakin, che però ha due partite in meno. Qui di seguito le 5 verità che ci ha lasciato la partita.

Classifiche e risultati

1) La Svizzera ci impegnerà fino alla fine

Nulla di nuovo, lo sapevamo già al momento del sorteggio. E neppure il rotondo 3-0 di metà giugno all'Olimpico aveva contribuito a rasserenare gli animi. La Svizzera è una buona squadra, non ha risentito dal passaggio da Petkovic a Yakin ed è l'unico avversario in grado di impensierire l'Italia nella corsa al primo posto del girone C, l'unico che eviterà lo spauracchio degli spareggi. Dando per scontato che gli elvetici perderanno pochissimi punti – se non nessuno – tra Bulgaria, Irlanda del Nord e Lituania, la data da cerchiare in rosso sul calendario è il 12 novembre. Ovvero il match di ritorno. Sempre a Roma, come agli Europei. Vietato sbagliare.

2) Immobile, la maledizione azzurra continua

Ormai sembra quasi una costante. Ciro Immobile parte titolare, punge pochissimo e viene sostituito a partita in corso. Non da un centravanti di ruolo ma da un esterno, come accaduto nella finale contro l'Inghilterra, con tanto di passaggio al falso nove. L'impegno non manca mai, il gioco per la squadra neppure, ma di incisività in attacco – il requisito principale di un attaccante, specialmente se letale come sa essere lui – nemmeno a parlarne. Centravanti implacabile con la Lazio, ombra di sé stesso con l'Italia. Ancora una volta. Gli indizi sono troppi per non trasformarli in una prova.
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Ciro Immobile in azione in Svizzera-Italia

Credit Foto Getty Images

3) Un gol in 180 minuti: l'attacco ha perso brillantezza

Testuale da Opta: "In ciascuna delle ultime quattro partite l’Italia ha segnato al massimo un gol a partita, dopo che in 12 delle 13 gare precedenti aveva sempre segnato almeno due gol". Passi con Spagna e Inghilterra, ma i balbettii contro Bulgaria e Svizzera fanno riflettere. E la colpa, ci mancherebbe, non è solo di Immobile. Insigne è poco preciso, Berardi non sfrutta la più grande palla gol del match (rigore escluso), gli ingressi di Zaniolo e Chiesa non sortiscono troppi effetti. Colpa delle gambe imballate, come avevamo già sottolineato dopo il match contro i bulgari, ma è evidente che c'è anche dell'altro. La bella macchina da guerra che ha incantato per tutta la gestione Mancini si è un po' impallata. E ora deve necessariamente ritrovarsi.

4) Jorginho e i rigori, un rapporto che si è fatto complicato

C'era una volta l'uomo di ghiaccio che dal dischetto non sbagliava mai. Uno sguardo al portiere, un saltello, un tocchetto a far rotolare la palla dalla parte opposta rispetto al movimento dell'estremo difensore avversario. Da qualche tempo a questa parte, però, qualcosa sembra essersi guastato nel rapporto tra Jorginho e i calci di rigore. Prima l'errore contro l'Inghilterra, poi quello di ieri sera. Una doppia topica che non ne inficia l'importanza enorme per le sorti tattiche dell'Italia, né la stupenda stagione disputata tra Chelsea e la nazionale azzurra. Ma l'ex napoletano deve ritrovare quella freddezza che lo ha eletto a maestro delle esecuzioni dagli 11 metri.
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Jorginho si dispera dopo il rigore sbagliato - Svizzera-Italia Qualificazioni Mondiali 2022

Credit Foto Getty Images

5) Zaniolo sarà l'arma in più verso i Mondiali

Non ha incantato, Nicolò Zaniolo. Anzi: il suo ingresso in campo non ha cambiato le sorti di una gara che a un certo punto si è incartata su sé stessa. Però che bello averlo rivisto in maglia azzurra (bianca, anzi, ma poco importa). Se il fisico non gli giocherà altri brutti scherzi, come già capitato troppe volte nel corso della sua ancor breve carriera, sarà il mancino della Roma l'arma in più nella corsa verso il Qatar. Bentornato.
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