Norvegia-Italia, Di Lorenzo: "Ibambini di 10 anni non hanno mai visto l'Italia ai Mondiali. Non possiamo non qualificarci per tre volte di fila"

Venerdì a Oslo contro la Norvegia. Lunedì a Reggio Emilia contro la Moldavia. L'Italia si trova di fronte a due partite cruciali per la corsa alla qualificazione ai Mondiali 2026. La Norvegia ha già vinto le prime due partite del Gruppo I, e un risultato negativo non è contemplabile. Perché gli Azzurri non possono mancare l'accesso alla Coppa del Mondo per la terza volta consecutiva dopo le delusioni enormi del 2018 e del 2022.

"Il mister ci ha ricordato dal primo giorno quanto è importante questa partita, ma non serviva perché sappiamo che sfideremo la più forte delle avversarie del girone - ha dichiarato Giovanni Di Lorenzo -. Voglio giocare il Mondiale in America perché purtroppo agli altri due non ci siamo qualificati. Vale per me e per i miei compagni. Tanti bambini di 10 anni non hanno mai visto l'Italia ai Mondiali e questa cosa ci deve toccare. Lo ripeto: l'Italia non può mancare i Mondiali tre volte di fila. Sappiamo l'importanza di questo girone e della prima partita gara".

Come affrontare la Norvegia? La rappresentativa scandinava ha qualità che vanno ben oltre il semplice Erling Haaland. E lo ha già dimostrato con due vittorie esterne nettissime nei primi impegni delle qualificazioni. Dopo aver debuttato con un tonante 5-0 in Moldavia, è poi arrivato un altro successo per 4-2 contro Israele. Nove reti complessive. Certo, contro avversarie non di prima fascia, ma è un segnale da non sottovalutare.

"Conosciamo le qualità di Haaland e le individualità della Norvegia - ha precisato l'esterno del Napoli -. Contro Haaland bisognerà difendere di squadra, non singolarmente. Questo match lo stiamo preparando al meglio: bisognerà tenere al meglio il pallone con la qualità in mezzo al campo che abbiamo. Abbiamo subito diverse reti da calcio piazzato, punizioni o calci d'angolo. Sfideremo una squadra forte sugli angoli e del gioco aereo. La cosa fondamentale sarà tenere il possesso e non farli avvicinare alla nostra area. Siamo a fine stagione e le forze usate in questa stagione sono tante. A Coverciano però ti ricarichi e l'entusiasmo è alto. È bello essere qua, giocare queste partite. Le energie arrivano da sole".