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Irlanda non va al mondiale

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DaEurosport

Pubblicato 01/12/2009 alle 16:09 GMT+1

Non ha dubbi il segretario generale della Fifa Jerome Valcke. "E' impossibile che l'Irlanda venga invitata a partecipare come 33esima nazionale in lizza", ha dichiarato in riferimento alla richiesta avanzata dalla nazionale di Trapattoni di partecipare al campionato del mondo di Sudafrica 2010

Francia Irlanda Qualificazioni Mondiali 2009 Gallas

Credit Foto Eurosport

L'Irlanda ci prova. Dopo il gol malandrino, propiziato dalla mano di Thierry Henry durante il match contro la Francia che è costata la qualificazione ai Mondiali di Sudafrica 2010, la nazionale di Giovanni Trapattoni ha chiesto alla Fifa di essere comunque ammessa alla competizione. Assodato che la ripetizione del match non è possibile, l'Eire vorrebbe partecipare comunque al campionato del mondo come 33esima nazionale. La richiesta avanzata da una delegazione irlandese sarà valutata mercolì, ma sembra quasi sicuramente destinata a non essere accolta.
"E' impossibile che l'Irlanda venga invitata a partecipare al Mondiale come 33esima nazionale in lizza", ha dichiarato il segretario generale della Fifa Jerome Valcke. La selezione di Trapattoni difficilmente potrà ottenere il "risarcimento" per la beffa di Parigi.
"Le cose sono chiare, l'Irlanda non sarà invitata - ha proseguito Valcke a Città del Capo, dove venerdì ci sarà il sorteggio degli 8 gironi di Sudafrica 2010 -. Gli irlandesi hanno presentato una richiesta ufficiale a Zurigo, presso la Fifa, ma il presidente (Blatter n.d.r.) con loro è già stato chiaro: è impossibile che questa richiesta venga accolta. Altrimenti dovremmo accettare anche il Costa Rica (un'altra nazionale eliminata agli spareggi n.d.r.) ed altre squadre. Capite bene che tutto ciò è impossibile, e che non c'é alcuna possibilità che a Sudafrica 2010 partecipino più delle 32 nazionali previste".
Dura la reazione di Liam Brady, ex di Juventus ed Inter, e attuale aiutante di Trapattoni nello staff tecnico irlandese. "La Fifa e Blatter ci hanno mancato di rispetto. La federazione irlandese non avrebbe mai immaginato che venissero resi pubblici i contenuti di un colloquio che avrebbe dovuto rimanere riservato - ha spiegato Brady -. In ogni caso resta il fatto che nei big-match le decisioni importanti vengono prese sempre a favore delle grandi squadre. Non ci rimane che accettare questa decisione, ma credo che il mio paese meriti un po' di riconoscenza da parte di Blatter".
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