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SERIE A - La settimana delle romane: tonfo Roma, con l'Empoli è già decisiva. Lazio rasserenata dall'Europa

Iacopo Erba

Pubblicato 10/09/2022 alle 13:50 GMT+2

SERIE A - L'Europa League ha tranquillizato i biancocelesti e gettato nel baratro i giallorossi: dalla difesa fragile ai leader in affanno, analizziamo nel dettaglio i problemi della squadra di Mourinho.

Paulo Dybala sconsolato durante Udinese-Roma - Serie A 2022-23

Credit Foto Getty Images

Terapia di coppa, ma soltanto a metà. L'appuntamento infrasettimanale con l'Europa League ha regalato alla Capitale sentimenti diametralmente opposti: per una Lazio che strapazza il Feyenoord e dimentica almeno in parte la dolorosa sconfitta con il Napoli c'è infatti una Roma che dopo il crollo di Udine incappa in un inatteso tonfo anche in Bulgaria, sul campo (imbarazzante) del modesto Ludogorets. Se perciò i ragazzi di Sarri possono nel complesso sorridere e preparare in tutta serenità la sfida al Verona, la trasferta di Empoli diventa per Mou un vero e proprio esame di maturità in cui qualsiasi risultato diverso dalla vittoria appare difficile da giustificare. Sorprendente in negativo la parabola dei giallorossi, che dopo lo strabordante entusiasmo delle prime quattro giornate di campionato si trovano ora a dover fare i conti con limiti tecnici e demoni che iniziano a fare capolino nella testa.

Difesa traballante e leader appannati: cosa succede alla Roma?

Sei gol subiti nelle ultime due partite, per lo più derivanti da errori degni dei peggiori campi di provincia, hanno costretto in queste ore il mondo giallorosso ad una profonda riflessione. La settimana della Roma è stata sin qui un incubo che solo un convincente successo in Toscana potrebbe scacciare. Vietato perdere entusiasmo, come ha specificato capitan Pellegrini, ma gli infortuni e un eccessivo immobilismo del tecnico nelle scelte hanno portato la squadra ad accartocciarsi attorno ai propri limiti. Due le maggiori criticità: la solidità difensiva delle prime settimane stagionali è solo un lontano ricordo e il centrocampo con la cerniera Cristante-Matic è pachidermico, senza soluzioni per il cambio di passo.
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Ludogorets Razgrad-AS Roma, Roger Ibanez in azione

Credit Foto Getty Images

La svolta non arriva neppure dai leader. Assodato il peso enorme dell'assenza di Zaniolo e Wijnaldum, Pellegrini appare insofferente ed appannato e dietro anche una certezza come Smalling ha tradito le attese. Dybala resta l'unica piccola nota lieta: la Joya non trova il gol, ma appare coinvolto e soprattutto volenteroso anche nel sacrificarsi. Non sarà granché, ma in momenti come questi contano anche le piccole cose, tasselli fondamentali per trovare una svolta già ad Empoli. A cominciare da Mourinho stesso, indiscutibile ma obbligato a risistemare una squadra ormai non più del tutto a suo agio in questa veste tattica e, perché no, considerare anche l'entusiasmo di qualche volto finora visto un po' meno in campo (Camara e Bove hanno ben figurato contro il Ludogorets). In un modo o nell'altro, in sintesi, serve scuotersi: c'è tempo per riprendere un cammino tutt'altro che compromesso, a patto che torni la magica euforia di inizio stagione.

Lazio, l'Europa ti fa bene: ora il Verona per cancellare il Napoli

Sponda Lazio, invece, l'Europa ha regalato gioie e pensieri positivi. Nonostante i rischi nel finale i biancocelesti per 70 minuti hanno strapazzato il Feyenoord riuscendo a far riposare bene o male tutti i giocatori più importanti, a cominciare dal leader Milinkovic-Savic che ieri si è goduto dalla panchina i gol di Vecino e le magie di Luis Alberto. Sarri può finalmente contare su una rosa sufficientemente profonda da consentirgli di organizzare delle rotazioni e affrontare qualunque competizione guardandola come un'opportunità e non un intralcio.
La vittoria di ieri sera, oltretutto, ha contribuito in parte a superare il brutto ko interno con il Napoli, che lo stesso tecnico ha ammesso di non aver ancora digerito. In campionato ora arriva il Verona, un avversario sulla carta piuttosto morbido che può consentire alla Lazio di tornare a muovere la classifica e continuare la rincorsa verso le prime posizioni in campionato. Nell'ambiente, almeno lato squadra, sembrano ora remare tutti dalla stessa parte: una serenità che farà bene in una stagione lunga e complicata.
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Mourinho: "Dybala? Non ho consigli: ha la faccia da bambino ma..."

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