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Roma, Angelini pronto

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Pubblicato 08/05/2009 alle 21:19 GMT+2

Primo passo ufficiale dell'imprenditore:"Non voglio rilevare tutte le quote azionarie, ma ho il desiderio di fare qualcosa per la squadra"

"Al momento il mio interesse non è entrare al 100 per cento nella società, piuttosto ritengo opportuno avanzare un'offerta per acquisire il 60 o 70 percento della società, in modo da avere il controllo della maggioranza". Sono alcuni passi dell'intervista rilasciata da Francesco Angelini (presidente dell'omonima casa farmaceutica), alla trasmissione di T9 "La signora in giallorosso".
"Tutto ciò - ha spiegato - è partito dal fatto che in questo momento mi sento privato di una delle gioie della mia vita. Quello che sta accadendo nella Roma non doveva accadere. Non riesco a spiegarmi come la squadra che l'anno scorso ha perso lo scudetto soltanto nell'ultima mezzora di campionato, che era settima nelle classifiche mondiali, adesso arranchi in questo modo. E non riesco a spiegarmi episodi come lo scandalo di Spalletti quest'estate, o il caso Panucci. Questo da tifoso particolarmente appassionato, quale sono, mi ha lasciato scottato e con il desiderio di poter fare qualcosa". Per Angelini subito un ritorno di immagine con l'acquisto della maggioranza della Roma? "E' ovvio che ne avrei, ma le mie aziende funzionano perfettamente anche senza pubblicità".
Il dottor Angelini ha anche spiegato che comunque i tempi non saranno brevi, è necessario infatti aspettare che i legali e tutte le persone da lui incaricate facciano le debite verifiche a livello finanziario. "Ci vogliono alcune settimane, quindi prima che io possa avanzare una proposta saremo già a metà, se non fine giugno". Poi ha spiegato i motivi per cui non ha contattato la famiglia Sensi. "Lo farei soltanto con una proposta da avanzare. Adesso sono in fase di reperimento di informazioni, e lo sto facendo tramite i miei referenti bancari: mi rivolgerò ai Sensi quando avrò sott'occhio tutte le informazioni che ritengo necessario valutare e avrò quindi una proposta chiara da avanzare".
Angelini non ha escluso neanche che, nel caso entrasse nel 50 percento della società il restante 50 percento potrebbe anche non essere dei Sensi. E poi, sono arrivati segnali anche da qualcun altro? "Sì, ma non posso dire altro". Tornando indietro nel tempo il presidente della casa farmaceutica ancora si pone una domanda. "Parlo solo da tifoso, perché non ho grosse informazioni in mano. Mi sembra assurdo che la società non abbia preso in considerazione l'offerta di Soros, dal momento che parlavamo di un personaggio facoltoso in grado di investire il necessario nella crescita del progetto Roma".
E sullo stadio. "E' una questione sulla quale non riesco a comprendere bene molte cose. Si parla di un'apertura del comune di Roma in merito alla costruzione di uno stadio di proprietà, ma non si parla mai di chi metterebbe i soldi, non si capisce quale possa essere il luogo e in che misura si voglia investire sulle attività collaterali. Abbiamo esempi di città straniere in cui la costruzione dello stadio ha portato grossi introiti ai club di riferimento. Sto prendendo informazioni anche su questo, perché la costruzione dello stadio porterebbe comunque ad un investimento tra i 270 e i 300 milioni di euro".
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