Ferrero scatenato: "Pulvirenti deve morire, Lotito può solo consigliarmi dove comprare il pesce"

Massimo Ferrero, patron della Sampdoria, come al solito si scatena senza mezzi termini. Il presidente blucerchiato, tenendo fede al soprannome "Er Viperetta", si ritrova una lingua più biforcuta che mai e ne ha per diversi dei suoi collleghi proprietari di squadre di calcio d'elite. Intervistato da Radio24, si lascia andare a frasi che rasentano l'insulto completamente a briglia sciolta.

Il primo bersaglio è ovviamente Antonino Pulvirenti, presidente del Catania che ha ammesso di aver "accomodato" la Serie B a suon di migliaia di euro. "Pulvirenti va radiato dal calcio. Ma come si permette di fare certe cose, di sporcare il calcio? - asserisce - Deve essere radiato, a me certa gente fa schifo Buttare la chiave? No, deve morire, è finito, non deve esistere, deve essere radiato lui, la squadra, tutto. E’ gentaccia. Non esiste, deve morire, non si deve salvare nessuno di questi. Uno che si permette di vendere le partite deve prendere schiaffi tutti i giorni, da tutti”.

Il numero 1 rossazzurro non è l'unico "fortunato" in questo tiro a segno mediatico; poco dopo tocca infatti al presidente della Lazio, Claudio Lotito. "Lotito? E' una brava persona e lo mettono in mezzo perché fa notizia. Lavora troppo e si fida di tutti - afferma il cineasta - A me "nun me po' consiglia' niente", non è all’altezza di consigliare niente a nessuno. Al massimo un posto dove comprare il pesce a basso prezzo".

Tocca poi, infine, al Torino e a Urbano Cairo. "Lui, come si dice a Roma, ha i soldi "de cioccolata", cioè quando li metti in saccoccia poi si squagliano. È oculato, tirchio - butta lì - Io invece sono un uomo molto generoso perché vengo dalla povertà, sono come Robin Hood ma non rubo un cazzo, si sono già rubati tutto. Campo e lascio campare”.