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6 anni fa ci lasciava Vujadin Boskov: le frasi che lo hanno reso indimenticabile

Eurosport
DaEurosport

Aggiornato 27/04/2020 alle 09:13 GMT+2

Le sue frasi sono diventate presto il suo biglietto da visita: e qui di seguito abbiamo voluto riportarne alcune tra le più celebri, come "Rigore è quando arbitro fischia".

Vujadin Boskov (Imago)

Credit Foto Imago

Era serbo, ma all’Italia è sempre stato legato in modo particolare. Dalla metà degli anni 80 alla fine dello scorso secolo scorso, Vujadin Boskov ha allenato Ascoli, Sampdoria, Roma, Napoli e Perugia, diventando in breve tempo idolo indiscusso di tutti gli appassionati del nostro Paese, a prescindere dal tifo. Sei anni fa (il 27 aprile 2014), Vuji ci ha lasciato, ma nell'immaginario collettivo il suo ricordo è sempre più vivo che mai.
Era una persona vera, dal carattere forse unico nel suo genere. A renderlo celebre, dalle nostre parti, soprattutto quel suo modo di parlare fuori dagli schemi, sempre ironico e a volte tagliente. Le sue frasi sono diventate presto il suo biglietto da visita: e qui di seguito abbiamo voluto riportarne alcune tra le più celebri…
Rigore è quando arbitro fischia.
Io penso che per segnare bisogna tirare in porta.
Gli allenatori sono come i cantanti lirici. Sono molti e anche bravi, ma soltanto due o tre possono cantare alla Scala di Milano.
Pallone entra quando Dio vuole.
Grandi squadre fanno grandi giocatori. Grandi giocatori fanno spettacolo e migliore calcio.
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Sampdoria Boskov

Credit Foto Eurosport

Meglio perdere una partita 6-0 che sei partite 1-0.
Un grande giocatore vede autostrade dove altri vedono solo sentieri.
Un giocatore con due occhi deve controllare il pallone e con due il giocatore avversario.
(Quando Gulli arrivò alla Samp) Gullit è come cervo che esce di foresta.
(Quando Gullit tornò al Milan) Gullit è come cervo ritornato in foresta.
Lombardo è come Pendolino che esce dalla galleria.
La zona? Un brocco resta brocco anche se gioca a zona. Dov’è lo spettacolo?
Io penso che tua testa buona solo per tenere cappello.
Più bravi di Boskov sono quelli che stanno sopra di lui in classifica.
Vedere giocare Sampdoria è come sentire bella musica.
Se io sciolgo il mio cane, lui gioca meglio di Perdomo (all’epoca giocatore del Genoa).
(Dopo la rettifica) Io non dire che Perdomo giocare come mio cane. Io dire che lui potere giocare a calcio solo in parco di mia villa con mio cane.
Se mettessi in fila tutte le panchina che ho occupato, potrei camminare chilometri senza toccare terra.
Un 2-0 è un 2-0, e quando fai 2-0 vinci.
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Eriksson Boskov

Credit Foto LaPresse

La partita finisce quando arbitro fischia.
Squadra che vince scudetto è quella che ha fatto più punti.
Benny Carbone con sue finte disorienta avversari ma anche compagni.
Chi non tira in porta non segna.
Non ho bisogno di fare la dieta. Ogni volta che entro a Marassi perdo tre chili.
Gli allenatori sono come le gonne: un anno vanno di moda le mini, l’anno dopo le metti nell’armadio.
In campo sembravamo turisti. Con la differenza che per entrare allo stadio non abbiamo pagato il biglietto.
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