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Allegri allenta la tensione: "Inter-Juventus non è decisiva"

Mattia Fontana

Aggiornato 17/10/2015 alle 16:36 GMT+2

Il tecnico bianconero non vuole sentire parlare di bivio stagionale: "Non è vero che si tratta di un dentro o fuori nella nostra annata, conterà essere in lotta per lo scudetto a marzo. Al momento per il titolo ci sono Inter, Roma, Napoli, Milan e poi noi. La Fiorentina? E' prima ma non credo che possa farcela"

Massimiliano Allegri Juventus 2015

Credit Foto LaPresse

Riparte il campionato ed è subito derby d’Italia. Domenica sera a San Siro la Juventus si presenterà in una posizione inconsueta negli ultimi quattro anni, quella di inseguitrice nei confronti dell’Inter. Il -8 in classifica dopo sole sette giornate di campionato, però, non spaventa particolarmente Massimiliano Allegri. Pronto a “dribblare” l’idea che per i bianconeri sia il primo bivio stagionale: dentro o fuori per lo scudetto.

Non è una partita decisiva

Allegri ha le idee chiare quando si tratta di inquadrare la sfida di domenica sera: “Non è una partita da dentro o fuori e non è nemmeno decisiva per lo scudetto. Ma sarà una sfida bellissima da giocare. È pur sempre il derby d’Italia, uno stimolo importante per noi”. Il -8 in classifica non lo preoccupa, altri numeri – invece – sì: “Dobbiamo cercare di subire meno gol, nonostante in questo momento non abbiamo terzini destri di ruolo”.

L’importanza di esserci a marzo

La scadenza fissata dal tecnico juventino è più avanti nel tempo: “Adesso in corsa per lo scudetto ci sono Inter, Roma, Napoli, Milan e poi noi. La Fiorentina è prima, ma non credo che possa farcela. Per noi sarà importante essere in lotta per lo scudetto a marzo, quando davvero la stagione prenderà una piega definitiva”.

Mandzukic torna, ma niente formazione

Questa volta, Allegri ammette di non aver ancora deciso nulla in termini di undici di partenza: “Non posso darvi la formazione perché non la so nemmeno io. Mandzukic sarà convocato e valuterò le sue condizioni, così come quelle di Dybala che è tornato dalla nazionale. Avere tutti a disposizione mi consente di poter dare riposo a qualcuno che ha giocato di più, anche perché mercoledì avremo di fronte una sfida decisiva in Champions League. Morata? Vedremo come starà oggi…”.
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