Fiorentina super in difesa ma Sarri, oltre al secondo miglior attacco, ha chiuso la saracinesca

La vera sorpresa di Napoli-Fiorentina è l'impermeabilità delle rispettive retroguardie. Un solo gol subito dali partenopei nelle ultime sei partite tra campionato ed Europa League. Tatarusanu, comunque, resta il portiere attualmente meno battuto in Serie A. Ma i fari sono puntati, ovviamente, anche là davanti: che sfida tra Kalinic e Higuain!

Maurizio Sarri e Paulo Sousa sono pronti a sfidarsi per la prima volta in Serie A, LaPresse

Credit Foto LaPresse

Tutto si sarebbe potuto pensare circa il big-match Napoli-Fiorentina, tranne che il reparto da esaltare, da ambedue le parti, fosse proprio la difesa. Sia chiaro sin da subito: il fiore all’occhiello di azzurri e viola resta indiscutibilmente l’attacco, specialmente quello comandato da Higuain, il secondo migliore del campionato con la bellezza di 16 centri in 7 partite (due in meno per Kalinic & Co.). Ma se domenica ci si giocherà così tanto, in cima alla classifica, è proprio grazie alle nettissima crescita di rendimento delle rispettive retroguardie, in cui spicca la straordinaria organizzazione dei toscani che guardano tutti dall’alto verso il basso con solo quattro reti subite (tre in più per il team partenopeo).

Sarri ha chiuso la saracinesca

Come sempre, in questi casi, a conferma della tesi vengono in soccorso i numeri: gli uomini di Sarri, nelle ultime sei partite, hanno letteralmente chiuso i boccaporti. Dal 2-2 di Empoli dello scorso 13 settembre, una sola rete subita: quella (ininfluente) realizzata da Lemina nella sfida alla Juventus del 26. Prima e dopo, solo prestazioni di altissimo profilo del pacchetto arretrato, imbattuto a partire dal 5-0 in Europa League contro il Club Brugge, all’identica goleada in campionato contro la Lazio, lo 0-0 col Carpi, il 2-0 di Varsavia al Legia e il roboante poker di San Siro col Milan. Un autentico miracolo messo in pratica dal tecnico proveniente dalla gavetta a favore di un reparto considerato “disastroso” ed anello debole di una macchina (quasi) perfetta sino a un mese fa. Il quartetto composto dai centrali Albiol e Koulybaly (quest’ultimo, il più criticato e a un passo dalla cessione fino al 31 agosto), insieme agli esterni Hysaj (fresco di qualificazione a Euro 2016 con la sua Albania) a destra e Goulham sulla mancina, ha imposto un’autentica lectio magistralis al reparto offensivo rossonero.
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Christian Maggio 11 anni fa sfidava il Napoli con la maglia della Fiorentina in Serie B, LaPresse

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…Ancor meglio ha fatto Sousa

Ancor meglio ha fatto Paulo Sousa con la sua Fiorentina: dei gol subiti, tre sono arrivati per mano del Torino in una seconda giornata da dimenticare. Un altro credo calcistico, in questo caso: il reparto poggia solo su tre elementi: Rodriguez, Astori e Tomovic, quest’ultimo in alternanza con Facundo Roncaglia, rientrato dal prestito al Genoa per espressa volontà del tecnico portoghese che ha puntato molto su di lui. Ma è stato forse lo stesso Davide Astori l’acquisto più azzeccato: una sorta di derby, per lui, che prima di passare ai viola è stato un passo dal Napoli. Ad accordi economici già siglato, quello finale è saltato per la solita questione dei diritti di immagine a cui i calciatori devono rinunciare per entrare nella casa di De Laurentiis. Il centrale difensivo bergamasco, aldilà di questo, è al rilancio assoluto dopo la travagliata stagione alla Roma.

Che sfida Kalinic-Higuain!

Non finisce qui, ovviamente. Sulla sponda dell’Arno, oltre alla progressiva ripresa fisica del talento assoluto Giuseppe Rossi, spicca lo straordinario stato di forma (confermato dalle prestazioni con le relative compagini nazionali) di Bernardeschi, Ilicic, Błaszczykowski e di bomber Kalinic, che dopo aver spaventato tutti dopo che il ct croato Cacic lo aveva sostituito per un risentimento alla coscia, ha rassicurato Sousa ricominciando subito ad allenarsi sul gruppo. Pedine, quelle succitate, alimentate dallo straordinarie geometrie apportate dalla coppia di centrocampo Badelj-Borja Valero, in grado di abbinare quantità e qualità a profusione. Ai piedi del Vesuvio, invece, restano da monitorare (seppur in continuo miglioramento) le condizioni di Lorenzo Insigne: al suo posto, in ogni caso, sarebbe pronto Dries Mertens, ultimamente straripante. Proprio come Marek Hamsik, che ha letteralmente trascinato la sua Slovacchia alla prossima fase finale dei campionti europei. A proposito di nazionali, si devono essere mangiati le unghie in Argentina per la mancata convocazione del Pipita Higuain, rimasto a Napoli con Sarri a fregarsi le mani. Napoli-Fiorentina si prospetta quindi match pirotecnico tra le due eccellenze del calcio nostrano, seppur zeppe di stranieri: quanta strada compiuta da quando, nel 2003-2004 era una sfida di serie b. E un giovanissimo Maggio, tra l’altro, vestiva la maglia viola…
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