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Inter-Wanda Nara-Icardi: i tifosi nerazzurri si meritano di più

Alessandro Brunetti

Aggiornato 19/07/2016 alle 09:12 GMT+2

La querelle innescata dalla moglie-procuratore dell'attaccante argentino ha generato un forte malumore nel popolo nerazzurro. Perché Icardi, oltre ad essere il centravanti principe della squadra e forse il giocatore più forte in rosa, è soprattutto il capitano: che faccia chiarezza in prima persona, prendendo una posizione scavalcando se serve Wanda Nara per una volta.

Mauro Icardi, Inter, LaPresse

Credit Foto LaPresse

Ci sono giorni in cui essere interista è facile, altri in cui è doveroso, e giorni in cui esserlo è un onore
Firmato Giacinto Facchetti che ieri, 18 luglio, avrebbe compiuto 74 anni. Chissà cosa penserebbe il mitico capitano dell'Inter, simbolo, bandiera e leggenda del club meneghino, della comica se non imbarazzante situazione che si è venuta a creare all'interno della sua Inter. Una querelle scoppiata per mano di chi invece dovrebbe rappresentare il club nel mondo, proprio come Giaginto prima, Bergomi poi e Zanetti nel recente passato. Campioni in campo, signori fuori, interisti dentro. Mauro Icardi, capitano e simbolo dell'Inter attuale - anche dopo il passaggio alla nuova proprietà cinese - invece si è affidato alle voci della moglie e procuratrice Wanda Nara, che chiede più soldi a meno di un anno dall'ultimo ritocco e allungamento di contratto, e soprattutto lancia velate minacce di portare il marito in un'altra squadra (citando anche Napoli e soprattutto la nemesi nerazzurra, ovvero la Juventus).
Una situazione imbarazzante. Perché se la società da una parte fa muro spiegando che il giocatore è incedibile, dall'altra Wanda spiega che i due vogliono "restare a Milano, amano l'Inter e Mauro vuole restare in nerazzurro. E' solo una questione di soldi". Già, solo soldi. Ci mancherebbe. Non vogliamo essere certo ipocriti, perché nel calcio come nella vita ognuno fa i propri interessi. Giustissimo.
Ci sono però modi e modi. Perché lanciare continui sassi su Twitter o con periodiche e studiate interviste, non è proprio il massimo.
I tifosi interisti si sentono feriti. A Milano, ma non solo (basta leggere i vari commenti sui social), si sentono traditi. Per un solo motivo. Icardi è il capitano dell'Inter, non il centravanti, non la stella. Capitano. Scelto come simbolo della rinascita, ma dopo nemmeno un anno dall'ultimo ritocco si è già inchinato alla volontà della moglie per chiedere più soldi via Twitter. Non il massimo. Il tifoso interista sa di meritare di più, perché sa cosa vuol dire indossare quella fascia: perché chi ha preceduto Icardi, prima dei soldi metteva davanti a tutto e a tutti i colori nerazzurri. Javier Zanetti, oggi vicepresidente, ha visto passare da Appiano Gentile decine e decine di giocatori decisamente più scarsi di lui, o in squadra ha sempre corso più di tutti gli altri, guadagnando però molto ma molto meno rispetto a molti di loro. Senza fiatare. O se l'ha fatto, sicuramente non l'ha sbandierato ai quattro venti.
Ora la palla passa a Mauro, e non a Wanda. Perché la volontà della signora Icardi è ben chiara. Che Icardi parli in prima persona, anche via Twitter, faccia chiarezza una volta per tutte guardando negli occhi i tifosi dell'Inter. Vuole restare? Benissimo, allora i soldi per ora non sono un'urgenza. E se lo fossero, che ne parli in privato attraverso il suo procuratore con la società, e non tutti i giorni con cinguettii o interviste che servono solamente ad alimentare tensione e malumori tra i tifosi. Se la volontà è veramente restare all'Inter, una soluzione amichevole non sarà certo un problema. In caso contrario, si tolga la fascia e abbandoni la nave nerazzurra: i tifosi interisti si meritano, e vogliono, capitani con altri valori. Perché Icardi, prima di essere il centravanti dell'Inter, è il suo capitano. E' questa la grande differenza, discrepanza che i tifosi interisti non possono ignorare, e che forse Wanda Nara ha sottovalutato.
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