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Milan alla prova del nove: battere l'Atalanta senza l'intoccabile Bonaventura

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Aggiornato 11/03/2016 alle 12:18 GMT+1

Da Inzaghi a Mihajlovic, dalla mediana all'attacco: Jack Bonaventura è l'intoccabile della squadra rossonera per duttilità tattica e percentuali realizzative. Domani però, dopo 11 presenze di cui 10 da titolare, Bonaventura salterà per squalifica la gara di San Siro con l'Atalanta, che è proprio la squadra del suo lungo tirocinio da campione... E Sinisa sembra intenzionato a sostituirlo con Niang

M'Baye Niang Milan 2015

Credit Foto LaPresse

In poco più di un anno, Jack Bonaventura è diventato l’unico intoccabile del Milan da Inzaghi a Mihajlovic, dal controverso campionato 2014/15, alle intermittenze rossonere della stagione in corso.
Da sempre nel mirino della dirigenza del Milan e prelevato dall’Atalanta nell’estate del 2014 per 7 milioni di euro, Giacomo Bonaventura (centrocampista classe 1989) ha già disputato col Milan 44 partite in Serie A (33+11), sempre impiegato e 10 volte da titolare in questo campionato. Dalla linea mediana all’attacco con Inzaghi; mezzala, trequartista o punta esterna nel Milan di Mihajlovic: a destra o a sinistra, cursore d’inserimento, efficace in fase difensiva, attento nei movimenti senza palla, Bonaventura salta l’uomo, rifinisce, segna e calcia le punizioni. Insomma, un giocatore perfetto in termini di versatilità e percentuali realizzative, con 7 gol e 4 assist nello scorso campionato e già 2 reti e 6 assist quest’anno.
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De Sciglio Bonaventura Milan Palermo 2015 LaPresse

Credit Foto LaPresse

Per questo sono stati in molti a individuare in Jack Bonaventura la vera chiave di volta delle ultime 3 vittorie rossonere, schierato ala sinistra nel 4-3-3 di Mihajlovic e insieme a Cerci e Bacca sulla linea degli attaccanti. Se infatti Cerci è stato l’uomo exploit, dopo tanto anonimato in panchina, del grande successo all’Olimpico contro la Lazio, Bonaventura invece c’è sempre stato, con Inzaghi o Mihajlovic, nel bene e nel male, leader multiforme e silenzioso. Bene per Sinisa che almeno una certezza, dalla guida tecnica del suo predecessore, l’ha ereditata: Jack Bonaventura, poliedro rossonero.
Per questo, l'anticipo della dodicesima giornata di Serie A fra Milan e Atalanta potrebbe diventare ulteriormente scivoloso per la squadra di Mihajlovic, che parrebbe intenzionato a sostituire Bonaventura assente per squalifica (somma di ammonizioni) con M'Baye Niang, guarito dalla frattura del metatarso dopo una brillante preseason e zero minuti in gare ufficiali. Perché il ventenne francese anziché Honda? Perché l'avventura del giapponese al Milan si direbbe finita qui, registrate le parole di Sinisa oggi in conferenza stampa: "Honda ha chiesto di essere ceduto? Se uno non si sente coinvolto nel progetto è libero di andarsene perché qui non abbiamo né un Maradona né un Messi, e quindi nessuno è indispensabile". O forse nessuno tranne il signor Bonaventura.
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