Napoli, fuori Higuain dentro Milik. E se il resto dei soldi venissero investiti sul San Paolo?

Ufficializzato Higuain alla Juventus, tocca investire per il Napoli. La dirigenza partenopea ha già chiuso qualche interessante trattativa, dall'attaccante Milik che domani svolgerà le visite mediche mentre ha ricevuto il no di Tolisso. Serve ancora altro? I tifosi sognano il grande attaccante per non rimpiangere la partenza dell'argentino ma De Laurentiis potrà far partire una rivoluzione (sicuramente non ben voluta dalla piazza). E se quei soldi del tesoretto (compresa un'eventuale cessione di Koulibaly) venissero investiti per la costruzione di un nuovo centro di allenamento e per far partire la ristrutturazione del San Paolo?

Dopo settimane di trattative (il Napoli era interessato a Milik già durante gli Europei) è arrivato finalmente il sì dell'Ajax per la cessione del polacco classe '94. Non saranno i 35 milioni paventati ieri dal De Telegraaf, ma i lancieri si potranno accontentare di una bella cifra visto che Milik costerà al Napoli 25 milioni, subito, più 5 di bonus legati a performance di giocatore e squadra. Se verrà confermato il prezzo totale (30 milioni), questa risulterà essere comunque la miglior cessione nella storia dell'Ajax che realizzerà una super plusvalenza visto che riscattò, dopo un anno di prestito, il giocatore dal Bayer Leverkusen a 'soli' 2,8 milioni. Il classe '94 andrà a firmare un contratto di 5 anni a 2,5 milioni di ingaggio più bonus (con diritti di immagine in favore del Napoli). Domani il polacco sarà a Napoli per sostenere le visite mediche di rito e apporre la firma sul contratto.

Prima con un tweet e poi con un comunicato ufficiale sul sito, il Lione ha annunciato che il centrocampista Corentin Tolisso ha rifiutato una offerta del Napoli e ha deciso di restare nel club francese anche la prossima stagione.

Una beffa per il Napoli che aveva raggiunto l'accordo con il club transalpino sulla base di 30 milioni più 7.5 milioni di bonus, una somma ben più alta rispetto a quella ipotizzata inizialmente di 26 milioni di euro. Quello di Tolisso è solo l'ultimo clamoroso no ricevuto dal Napoli in questa sessione di mercato, in precedenza anche Candreva, Pjaca e Zielinski avevano rifiutato le offerte del club azzurro che ora dovrà virare le proprie attenzioni su altri nomi, a cominciare magari da quel Axel Witsel, sempre sul mercato ma ricercatissimo in Inghilterra e anche in Italia.

Nessun aggiornamento invece sul fronte attacco. L'Inter non ha risposto ai 52 milioni più bonus offerti ieri dal Napoli, mentre Wanda Nara e Icardi aspettano proprio dai partenopei la risposta alla loro controfferta sull'ingaggio (chiedevano 7 milioni più bonus per 5 anni e diritti di immagine al 50%). L'incontro saltato tra Mancini, Thohir e Ausilio non ha portato novità sull'argomento Icardi e il Napoli si sta guardando attorno. A questo punto, con l'arrivo di Milik, è giusto puntare su un big per l'attacco o Sarri proverà a cambiare modulo? Intanto smentito l'interessamento per Giroud e l'arrivo a Napoli di Bacca: il giocatore colombiano era regolarmente a Milanello a svolgere il suo lavoro dopo il ritorno dalla Copa América.

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Il Napoli adesso dovrà puntare per forza al grande attaccante? Con Milik (a 25 milioni più bonus) e un centrocampista ancora da individuare si rischia di non superare nemmeno i 55-60 milioni di €. Da calcolare anche l'arrivo di un difensore (Darmian può arrivare in prestito con diritto di riscatto), è giusto puntare il resto del budget su un altro big per l'attacco? Fare mercato a questo punto può diventare complicato e Aurelio De Laurentiis potrebbe decidere di fare qualcosa di davvero rivoluzionario: investire una parte dei soldi per ultimare la ristrutturazione di Castelvolturno ed avviare un discorso serio ristrutturazione del San Paolo, il vero tallone d'Achille della gestione De Laurentiis è proprio nella gestione impiantistica e cogliere questa occasione per porre rimedio a questa anomalia potrebbe essere una cosa, buona e giusta, da fare.

Se lo Juventus Stadium ha insegnato qualcosa, è indubbiamente il fatto che avere uno stadio moderno e di proprietà permette al club di aumentare, oltre al proprio prestigio, anche gli incassi a bilancio. Queste scelte potranno non far felici i tifosi nell'immediato ma forse aiuteranno i partenopei ad alzare l'asticella ed entrare in una nuova dimensione. I bianconeri non sono ancora arrivati ai livelli di Bayern Monaco, Real Madrid, Barcellona e Manchester United ma in pochi mesi, e con un progetto serio alle spalle, si sono avvicinati fortemente alle big europee e sono riusciti ad attirare svariati top player (da Tevez a Khedira, da Dani Alves fino al Pipita Higuain). A conti fatti la cessione di Higuain e la probabile partenza di Koulibaly (pare che il Chelsea sia pronto a mettere sul piatto 45 milioni per il senegalese) potranno costituire una grande opportunità per il Napoli, chissà se De Laurentiis la coglierà al volo.