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Da 0 a 10, il Pagellone della 32esima giornata di Serie A
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Pubblicato 16/04/2017 alle 10:32 GMT+2
Dalle emozioni di un derby indimenticabile al trattamento speciale riservato da Muntari a Dybala, passando per il flop della Roma e la splendida lotta per il titolo di capocannoniere che vede protagonisti non soltanto Belotti e Dzeko, ma anche Higuain.
Paulo Dybala Pescara Juventus 2017
Credit Foto LaPresse
Voto 10... alla bellezza del derby
Ok, la collocazione temporale alle 12:30 ha fatto storcere il naso a quasi tutti. Ma, quanto meno, lo spettacolo offerto in campo dalle due milanesi non avrà deluso le aspettative del tanto desiderato mercato asiatico. Le splendide giocate dell’Inter nelle occasioni dei due gol di Candreva e Icardi, il coraggio del Milan che ha concluso la partita con quasi cinque attaccanti. E il pareggio miracoloso di Zapata. Metteteci anche un pizzico di polemiche per il recupero monstre concesso da Orsato e avrete il meglio del calcio italiano. Tensione, rivalità e tenacia. Di questi tempi non è poco.
Voto 9 al... Duello Dzeko-Belotti (e gli "over 21")
In un campionato che ha ormai ben poco da chiedere – visto anche il successo che vale il +8 della Juventus sulla Roma – gli unici duelli degni di suscitare entusiasmo sono quelli tra i bomber nostrani. Il sabato di Pasqua ha riproposto lo scontro a distanza tra Andrea Belotti e Edin Dzeko, capaci di issarsi a quota 25. Il granata è divenuto il quinto italiano dal 1962 ad oggi ad aver agganciato una soglia di reti non banale (specie se si considera che gli altri quattro sono stati nell’ordine Signori, Totti, Toni e Di Natale). Il bosniaco è invece ora a una sola rete dal record di gol in una stagione (i 36 del 2008-09 a Wolfsburg). Ancora più interessante scoprire che tra i due litiganti, c’è anche un Higuain giunto a 23 gol e il duo Icardi-Mertens, issatosi a quota 21. Che quintetto!
Voto 8... A Gasperini, più forte delle assenze
Se l’annullamento della conferenza stampa pre-partita è da 0 in condotta, tutto il resto è un flirt continuo con la perfezione. Gasperini ha incartato anche la Roma, per giunta in una giornata nella quale è stato costretto a presentarsi all’Olimpico senza Dramé, Zukanovic, Spinazzola e soprattutto Gomez. Ancora una volta, il gioco è impostato all’Atalanta è stato più forte delle difficoltà . In molti credevano che la Dea si sarebbe afflosciata dopo l’addio di Gagliardini, in tanti pensavano che sarebbe calata come pareva essere nella natura delle cose. In realtà , con sei partite ancora da giocare, l’Atalanta è lì. A quota 60, saldamente quinta. Chapeau.
Voto 7... Al Napoli che non molla il secondo posto (e a Napoli che non dimentica Dortmund)
La Roma manca l’appuntamento con la vittoria e il Napoli non sbaglia, tornando a rosicchiare punti ai giallorossi come non accadeva dallo scontro diretto. La vittoria roboante ai danni dell’Udinese è frutto di una prestazione matura, senza mai perdere la pazienza nonostante le notevoli difficoltà create dai friulani. Se un anno fa, di questi tempi, i bianconeri rappresentavano l’addio definitivo al sogno scudetto dei partenopei, questa volta sembrano riconoscere i progressi e la maturità del progetto di Sarri. Che, adesso, va a -2 dalla Champions League diretta (anche se, per via della differenza reti scontri diretti, a pari punti andrebbe la Roma). E regala anche una splendida dimostrazione di civiltà con lo striscione dedicato dai tifosi alla città di Dortmund.
| GIORNATA | JUVENTUS 80 | ROMA 72 | NAPOLI 70 |
| 33 | Genoa | PESCARA | SASSUOLO |
| 34 | ATALANTA | Lazio | INTER |
| 35 | Torino | MILAN | Cagliari |
| 36 | ROMA | Juventus | TORINO |
| 37 | Crotone | CHIEVO | Fiorentina |
| 38 | BOLOGNA | Genoa | SAMPDORIA |
Voto 6... Al ritorno di Juric e al tocco di Inzaghi
È bastato che Juric si ripresentasse sulla panchina del Genoa ed ecco che il Grifone è tornato magicamente a giocare a calcio. E che calcio! La Lazio se l’è vista brutta, ma è stata salvata dall’ennesima mossa azzeccata da Inzaghi, capace di estrarre dal cilindro il primo gol in A di Luis Alberto. Entrambi gli allenatori sono stati espulsi, ma il 2-2 di Marassi ci ha regalato una scarica di adrenalina autentica. Finalmente.
Voto 5... All’occasione persa dalla Fiorentina
Davanti, frenano tutte. Soltanto un punto a testa per Lazio, Atalanta, Milan e Inter. Ma la Fiorentina cosa fa? Incappa in un ko storico al Franchi, nel derby contro l’Empoli deciso dal grande ex Pasqual. Come vent’anni fa, Martusciello significa vittoria in trasferta a Firenze. Anche quell’anno, del resto, l’Empoli riuscì a salvarsi con Spalletti in panchina e l’attuale tecnico a centrocampo. La storia sembra destinata a ripetersi.
Voto 4... All'arbitraggio di Maresca in Genoa-Lazio
Nega almeno due rigori netti alla Lazio, concede il più discutibile del mazzo. E, nella gestione dei cartellini, perde spesso il controllo del match. In una giornata che ha visto Orsato dividere per i sette minuti di recupero nel derby e ha proposto parecchie polemiche anche a Firenze per via della direzione di Mazzoleni, scegliamo il fischietto di Napoli come emblema delle difficoltà della nostra classe arbitrale. Serve più coraggio e maggiore puntualità .
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Simone Inzaghi Fabio Maresca Genoa Lazio 2017
Credit Foto LaPresse
Voto 3... Alla capigliatura di Pulgar
Difficile scegliere il voto negativo di Palermo-Bologna 0-0. Si potrebbe parlare dell’ennesima chance mancata dai rosanero, nonostante l’arrivo di Bortoluzzi in panchina. Si potrebbe guardare ai felsinei, che proseguono in un finale di stagione in sordina. Ma come si fa a non pensare a Pulgar? Non solo è stato espulso. Si è anche presentato con una capigliatura del genere...
Voto 2... Al carattere della Roma
Sei a -6 dalla Juventus, con sette partite ancora da giocare. Non ti resta nient’altro in stagione. E cosa fai? Ti fai mettere sotto per un tempo dall’Atalanta, che è sì la squadra rivelazione dell’anno ma è anche priva del suo uomo migliore, il Papu Gomez. Sbagli l’approccio alla gara e permetti al Napoli di rifarsi sotto in ottica secondo posto. Ancora una volta è il carattere a tradire la Roma, la mancanza di concentrazione nei momenti chiave. Occhio. Perché difendere quei due punti sugli azzurri non sarà semplice nelle prossime sei partite.
Voto 1... all’ultimo mese del Chievo
Non è stato un 2017 all’altezza del finale di 2016. Ma a far inorridire è il rendimento dei gialloblù nell’ultimo mese. Dopo il 4-0 inflitto all’Empoli il 12 marzo scorso, il Chievo ha perso quattro partite su quattro incassando ben 12 gol e segnandone soltanto due. Il poker incassato al Sant’Elia fa da contraltare alla bellezza del derby di Milano. Se il match tra Inter e Milan ha rappresentato il meglio della Serie A, il rendimento recente del Chievo ci racconta come troppo spesso le nostre squadre smettano di giocare una volta raggiunta la salvezza. Se vogliamo fare passi avanti, serve che anche club come i gialloblù non mollino fino alla fine.
Voto 0... al trattamento di Muntari su Dybala
Non è questione di vederla nell’ottica juventina e di pensare alle possibili conseguenze della distorsione di Pescara, specie in vista del match di mercoledì a Barcellona. E non è nemmeno il caso di fare i moralisti. È soltanto che certi comportamenti hanno ben poco a che vedere con la sportività , indipendentemente dal possibile infortunio rimediato dal Dybala di turno. Muntari, purtroppo, a certe cose ci ha abituato.
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