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Insulti razzisti a Cagliari, Muntari protesta con l’arbitro e se ne va dal campo

Eurosport
DaEurosport

Aggiornato 30/04/2017 alle 18:33 GMT+2

Il centrocampista del Pescara ha abbandonato la partita del Sant’Elia all’89’, dopo aver chiesto al direttore di gara Minelli di interrompere il match. Zeman: "Parliamo tanto di razzismo, poi ci passiamo sopra".

Sulley Muntari Cagliari Pescara 2017

Credit Foto LaPresse

Un episodio che ha del clamoroso. All’89’ di Cagliari-Pescara, match in programma per la 34esima giornata di Serie A, Sulley Muntari è andato a parlare con l’arbitro Minelli. Toni molto tesi, proteste. E un’ammonizione per il centrocampista ospite. Che, a quanto appreso, si sarebbe lamentato per una serie di insulti razzisti ricevuti dagli spalti del Sant’Elia.
Muntari, però, non si è limitato a questo. Vista la reazione del direttore di gara, ha deciso di prendere e andarsene dal campo lasciando i suoi in dieci per tutto il recupero della sfida. Una scelta che sta già scatenando polemiche, ma una presa di posizione sostenuta dal proprio allenatore, Zdenek Zeman.
Muntari ha chiesto all’arbitro di intervenire, ma lui non lo ha fatto. Parliamo tanto di razzismo, ma poi ci si passa sopra.
- Zdenek Zeman
C'era un bambino che mi rivolgeva gli insulti, i suoi genitori non facevano niente. Non ero arrabbiato con chi mi faceva i cori, ero arrabbiato con l’arbitro perché mi è venuto contro. Mi sono girato per andare a giocare. Però l’arbitro è venuto da me gridando. È fortunato perché c’è la regola che non si può toccare l’arbitro, altrimenti sarebbe sotto terra. Io rispetto tutti, chiedete a lui come mai si è comportato così nei miei confronti dal primo minuto fino a quell’episodio. Non mi puoi gridare addosso se ho ragione.
- Sulley Muntari
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