La moviola di Inter-Juventus: Ever Banega espulso, ma tutti si perdono la prima ammonizione

I principali casi da moviola degli incontri della quarta giornata di Serie A.

Direzione tutto sommato decente quella di Tagliavento, arbitro che aveva grande pressione per i precedenti con entrambe le squadre. Il fischietto ternano all’inizio lascia correre una ginocchiata di Murillo su Dybala facendo imbufalire un po’ la panchina bianconera che chiedeva il giallo. Il primo cartellino giallo Tagliavento lo sventola a Lichtsteiner per un intervento in ritardo su Miranda. Nella ripresa gli interisti chiederanno due volte il doppio giallo per lo svizzero: la prima volta al 68’ quando Lichtsteiner stende Miranda nell’area nerazzurra sotto gli occhi di Banti che fa correre e al 71’ quando l’ex laziale tocca di mano un pallone a centrocampo ma Tagliavento lascia correre giudicando involontario il mani del laterale elvetico. Chi viene espulso nel finale è Ever Banega che rimedia il primo giallo, tra l’indifferenza generale, protestando per un fallo fischiato a Melo a ridosso del limite dell’area nerazzurra. All’89’ l’argentino si immola per bloccare la ripartenza dello scatenato Alex Sandro ed è giusto il provvedimento del giudice di gara, che sventola la seconda ammonizione al centrocampista argentino.

Manca un rigore in favore dei giallorossi al 29' del primo tempo. Sul lancio di De Rossi per Dzeko Tomovic va a colpire il bosniaco con il ginocchio. Nella ripresa invece è da annullare la rete decisiva di Badelj. Kalinic, in posizione di fuorigioco al momento del tiro del centrocampista, ostruisce la visuale di Szczesny.

Al 24' della ripresa annullato un gol regolare ai blucerchiati. Montolivo tiene in gioco Barreto (che forse non tocca la palla, ma le immagini non chiariscono) al momento del passaggio di Torreira. Qualche minuto dopo manca un rigore in favore dei rossoneri per un evidente contatto di Pereira su Bonaventura. Giusto invece annullare il gol di Muriel al 39': il colombiano prima di calciare a rete si aiuta con il braccio.

Buona direzione di gara e gestione dei cartellini da parte del fischietto campano. Giusta la concessione del rigore al 33' del primo tempo per il contatto in area biancoceleste tra Bastos, ammonito nell'occasione, e Caprari.

Regolari le reti segnate da Callejon al 14' del primo tempo e da Milik al 23' della ripresa. Gli attaccanti si trovano in posizione regolare al momento degli assist rispettivamente di Insigne e Hamsik. Al 35' del secondo tempo giusta l'espulsione di Krafth per fallo da ultimo uomo su Zielinski lanciato a rete.

Buona direzione del fischietto torinese, che però poco dopo la mezz'ora non concede il vantaggio ai clivensi fermando il gioco e ammonendo Konè. Regolare la rete del pareggio dei clivensi: su sponda di Pellissier Castro segna toccando il pallone con il fianco, non con il braccio. Nel finale Floro Flores cade in area di rigore stretto tra Danilo e Karnezis. L'arbitro lascia correre giustamente.

Errata la valutazione del direttore di gara in occasione del rigore concesso agli ospiti (e poi sbagliato da Paloschi). Pisacane infatti tocca Gomez, già in caduta, fuori area. Sarebbe stata giusto un calcio di punizione. Dubbi anche per un intervento durissimo di Toloi su Tachtsidis. Il cartellino rosso - anziché il giallo estratto dall'arbitro - non sarebbe stato esagerato.

Regolare la rete segnata da Trotta al 23'. L'attaccante del Crotone parte in posizione regolare sulla respinta di Posavec dopo il tiro di Falcinelli.

Buona direzione per il fischietto laziale. Al 22' Rigoni porta avanti il Genoa su sponda di Gakpè, ma l'arbitro annulla correttamente per una spinta di Pavoletti su Pellegrini. Nella ripresa giusta l'assegnazione del calcio di rigore al Sassuolo. Evidente il fallo commesso da Pavoletti che aggancia il piede destro di Defrel. Sacrosanta anche l'espulsione di Veloso, protagonista di un entrata con il piede a martello e di reiterate proteste.

Al 13' manca un'ammonizione a Croce per un intervento scomposto e pericoloso su De Silvestri. Nel primo tempo i toscani reclamano un rigore per un tocco con il braccio (aderente al corpo) di Molinaro sul cross di Tello, ma l'arbitro lascia correre giustamente. Dalla parte opposta regolare anche l'intervento di Dioussè su Obi, che si lascia cadere in ritardo quando si accorge che il pallone non è più alla sua portata.