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Le 5 verità che ci ha lasciato Roma-Milan

Enrico Turcato

Aggiornato 13/12/2016 alle 08:07 GMT+1

I giallorossi hanno più qualità dei rossoneri per dare fastidio alla Juve. Bene Nainggolan da trequartista. Montella è bravo e preparato: va lasciato lavorare, anche se deve cambiare la scelta sul rigorista

De Rossi, Nainggolan, Strootman - Roma-Milan

Credit Foto LaPresse

1) La Roma ha le qualità per essere l’anti-Juventus (almeno fino a sabato)

I giallorossi, nello scontro diretto per il secondo posto solitario, hanno confermato di aver più qualità del Milan. O quantomeno, più qualità individuali. Nainggolan, Dzeko, De Rossi, Manolas, Strootman sono giocatori maturi e più abituati a giocare certe partite rispetto ai tanti giovani rossoneri. Il futuro può essere del Milan, ma la più accreditata rivale della Juventus resta la Roma. Sabato allo Stadium l’ennesimo esame per capire se lo Scudetto è un discorso aperto o se si chiuderà già tutto prima di Natale.

2) Nainggolan trequartista funziona eccome

Lo ha spostato in quel ruolo Spalletti, vedendo nelle capacità di inserimento del belga e nella sua abilità al tiro doti ideali per essere una sorta “nuovo Perrotta”. Trequartista atipico e dinamico. Radja Nainggolan ha il carisma del leader e dietro a Dzeko, anche molto avanzato, può fare la differenza. Chi aveva dubbi, ormai può accantonarli.

3) Il Milan ha bisogno di ampliare la rosa

Analizziamo i tre cambi del Milan: Luiz Adriano, Mati Fernandez e Honda. Nessuno ha influito, nessuno ha dimostrato di poter fare la differenza in un grande match. Ok, mancavano Kucka, Bonaventura e Bacca, ma il Milan, soprattutto davanti e in mezzo, ha poche alternative. O, meglio, non alternative al pari livello dei titolari. Un paio di ritocchi a gennaio saranno necessari per ambire davvero ad uno dei primi tre posti.
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Roma-Milan - Radja Nainggolan

Credit Foto LaPresse

4) Vincenzo Montella ha idee e intuizioni

Preparazione fantastica della partita, con raddoppi continui su Perotti e Nainggolan e Suso a tagliare continuamente in mezzo per infilarsi tra le linee di centrocampo e difesa giallorossi. Montella sa far bene il suo lavoro e, magari con meno materiale tecnico a disposizione rispetto a Spalletti, sta dimostrando che il Milan non è così in alto per caso. Va lasciato lavorare, a prescindere da un possibile calo. Con lui i giovani possono solo migliorare e maturare.

5) Al Milan urge un nuovo rigorista

Beh, sarà banale, ma è un dato di fatto. Se domenica il rigore di Niang non ha influito nel risultato finale contro il Crotone, oggi sullo 0-0, il secondo errore consecutivo del francese, ha avuto ripercussioni sull’esito del match. Montella dovrà cambiare scelta e il francese, umilmente, capire di non avere la freddezza necessaria per essere in questo momento il rigorista del Milan.
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