Spalletti sul suo futuro: "Se non vinco un titolo, non rimango a Roma"

Il secondo posto in campionato non basta. O meglio, non basta a Luciano Spalletti per ipotizzare una sua permanenza sulla panchina giallorossa. Nella conferenza stampa per Roma-Empoli, l'allenatore toscano è stato molto chiaro in relazione alla sua decisione di non rimanere nel caso in cui nn riusicsse a vincere un trofeo: "Quando si guarda ai percorsi fatti gli si può dare la valutazione che si vuole, il percorso dice il tragitto e la strada fatta. Io se non vinco non rimango, e quando dico vincere intendo vincere un titolo. Si è sempre detto da inizio anno, il mio è sempre stato quel discorso. Fare tanti punti sarebbe un piacere, sì".

In previsione di Roma-Empoli, Spalletti è stato altrettanto chiaro: "Io non penso al derby, penso a Roma-Empoli, che è il modo migliore per preparare il derby. Il modo di prepararla bene è fare bene la partita con l’Empoli e vincere. Tutte le attenzioni vanno lì". Sulle condizioni della squadra: "Tutti i nazionali sono tornati molto bene, eccetto De Rossi. Per lui non ci sono complicazioni, ed è la cosa più importante. Difficilmente però sarà a disposizione per domani. Gli altri si sono allenati bene , sono fiducioso, alcuni sono stanchi quindi ci sarà da valutare. Grenier ha avuto un problema al ginocchio, gli si era gonfiato e abbiamo deciso di tenerlo a riposo".

Spalletti si è espresso anche per quanto riguarda il possibile arrivo di Monchi come direttore sportivo: "In riferimento a questo non so nulla, il mio direttore sportivo è Ricky Massara, bisogna avere rispetto per lui". Un appunto anche sull'incontro con il presidente James Pallotta, avvenuto nelle settimane scorse: "Ho avuto l’occasione di dirgli di persona ciò che ho sempre detto a voi, gli ho espresso il mio pensiero, che è sempre stato lo stesso da quando sono qui. Era importante avere un contatto diretto".