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"Via dalla Roma senza vittorie": Spalletti provoca o è solo coerente con se stesso?

Andrea Tabacco

Aggiornato 20/12/2016 alle 23:30 GMT+1

Le dichiarazioni del tecnico toscano hanno fatto tremare i tanti tifosi giallorossi, che sono da sempre molto legati a Spalletti, sia come uomo sia come allenatore. Cosa c’è dietro quella frase (“Se non vinco, me ne vado”) affidata alle colonne di ‘France Football’?

Luciano Spalletti Atalanta Roma 2016

Credit Foto LaPresse

Se non riesco a vincere, vado via
La frase di Luciano Spalletti ha fatto il giro del mondo. Il tecnico giallorosso, che ha il contratto in scadenza con la Roma nel giugno del 2016, ha affidato a France Football, in un’intervista che verrà pubblicata dal giornale francese solo a gennaio, la conferma di ciò che aveva già detto chiaramente il giorno del suo secondo insediamento nella Capitale.
Il rinnovo devo meritarmelo. Troppe volte la Roma ha allungato contratti ad allenatore che poi ha mandato via, per cui voglio aiutare la società a non sbagliare.
In realtà la società sarebbe anche già pronta a rinnovargli la fiducia, così come detto dall’amministratore delegato della Roma, Umberto Gandini. “Luciano sta facendo di tutto per farsi confermare con i risultati”.

Ma allora, le parole di Spalletti che senso hanno?

  • Provocazione: chi è con me? - Innanzitutto bisognerebbe chiarire di quale trofeo sta parlando Spalletti. La Coppa Italia? L’Europa League? Lo scudetto? Tutti e tre o solo uno? E va bene uno a caso? Probabilmente quella del tecnico toscano è una provocazione volta a smuovere l’ambiente giallorosso, da sempre molto incline agli sbalzi di umore. Come a dire… “Io ci sono e do tutto me stesso, però voi – società, giocatori e tifosi – dovete seguirmi, altrimenti meglio lasciar perdere”. Spalletti avrà probabilmente voluto sondare lo stato d’animo della sua squadra, e fare contemporaneamente pressione sulla dirigenza, alla quale chiederà uno sforzo sul mercato per provare a ricucire sulla Juventus in termini di qualità e personalità.
  • Juventus troppo forte: bandiera bianca - “Erano degli animali, pressavano a tutto campo con una fame incredibile. Abbiamo subito la loro fisicità”. Solo tre giorni fa, Spalletti leggeva così la sconfitta contro la Juventus allo Stadium, la 7a consecutiva rimediata dai giallorossi nella nuova casa della Vecchia Signora. Ok, l’intervista rilasciata a 'France Football' è precedente la sfida contro i bianconeri, ma un nesso tra le due dichiarazioni c’è. Spalletti potrebbe anche aver capito che contro questa Juventus c’è poco da fare, che la proprietà non ha voglia di investire come da lui richiesto, e che i giocatori a sua disposizione difficilmente potrebbero dargli più di quanto da lui già tirato fuori. Da qui, in maniera molto coerente con quanto affermato all’inizio del suo secondo mandato, la decisione di farsi da parte qualora non arrivasse un risultato importante da qui a fine stagione.
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