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Buffon contro la VAR: "Non mi piace, sembra di giocare a pallanuoto"

Mattia Fontana

Aggiornato 26/08/2017 alle 22:06 GMT+2

Il portiere della Juventus si sfoga al termine del successo di Marassi, maturato con un rigore concesso contro e uno a favore: in entrambi i casi grazie al supporto tecnologico che ha permesso all'arbitro Banti di cambiare idea.

Gianluigi Buffon Juventus Cagliari 2017

Credit Foto LaPresse

Massimiliano Allegri era stato diplomatico. “Serve pazienza”, aveva dichiarato dopo il successo di Genova che è coinciso con il secondo rigore concesso contro la Juventus grazie alla VAR. Un 4-2 a favore dei bianconeri maturato anche per via del primo penalty a favore della Vecchia Signora, inizialmente non concesso dall’arbitro Banti e poi deciso attraverso il supporto tecnologico. Al termine dell’incontro con il Genoa, però, ha preso la parola anche Gianluigi Buffon. E, in questo caso, il giudizio è stato decisamente più tranchant.
Quando riusciranno ad adoperarlo con parsimonia e a calibrarne l’uso, secondo me sarà un ottimo ausilio. In questo momento, sicuramente ci sta che faccia fare meno errori, anche se poi non è così in fondo in fondo. Ma si perdono due cose. La valutazione dell’arbitro e la sensibilità che ha un arbitro nel gestire la gara perché chiaramente ogni contatto in area non significa che sia rigore, come potrebbe essere dalle fredde immagini. Secondo me, la bravura dell’arbitro sta proprio nel valutare quel contatto. Capire se è un contatto veramente lesivo o meno. In questo momento, secondo me, per ogni protesta o ogni cosa, loro si avvalgono di questo aiuto. Che va benissimo per noi della Juve, perché noi siamo una squadra d’attacco che sta spesso nell’area avversaria.
Quindi mi do anche la zappa sui piedi dicendo questo. Però, se l’anno scorso abbiamo avuto tre rigore a favore vuol dire che quest’anno arriveremo a 55. Ci saranno 52 rigori in più a nostro favore. Ce ne saranno anche 15 in più contro, ma il divario sarà a nostro vantaggio. E sinceramente non mi interessa perché vedere una partita di calcio, vedere anche la bravura di un arbitro, di un portiere e di un difensore, nella gestione di una partita è molto importante e molto umana. Non vorrei che andassimo nel mondo dei disumani perché si perde tutto.
La VAR non mi piace, sembra di giocare a pallanuoto. Non ci si può fermare ogni tre minuti. È qualcosa che ti toglie il feeling della partita, il piacere di giocare.
Uno sfogo in piena regola quello di Buffon. E dire che soltanto una settimana fa, dopo essere divenuto il primo portiere cui veniva fischiato contro un rigore grazie alla VAR nel 3-0 inflitto al Cagliari, aveva espresso un parere di diverso tono su Instagram.
Ci sono tanti nuovi compagni. E c'è una nuova tecnologia, da accogliere senza paure.
Una settimana fa si era espresso così. Ora, evidentemente, il suo parere è cambiato.
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