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Cristiano Ronaldo e la nuova Juventus: come CR7 può cambiare il calcio di Allegri

Mattia Fontana

Pubblicato 11/07/2018 alle 13:49 GMT+2

Proviamo a ipotizzare alcune soluzioni tattiche per la squadra ancora in allestimento: l'obiettivo principale del tecnico bianconero deve essere quello di far riposare il portoghese in fase difensiva, mettendogli al fianco un attaccante duttile e capace di aprigli gli spazi in prima linea.

Cristiano Ronaldo et son bouc lors du match Portugal-Maroc, le 20 juin 2018 à Moscou.

Credit Foto Getty Images

L’arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juventus non è soltanto il colpo del secolo, è anche un interessante tema tattico da sviluppare nei mesi a venire. Massimiliano Allegri, anno dopo anno, si è sempre dimostrato in grado di cucire e ricucire l’abito migliore per la propria squadra. Questa volta, però, ha davanti a sé una sfida senza pari. Comporre il quadro perfetto per esaltare il miglior giocatore al mondo. Come potrà cambiare la Juventus?
Come giocherà Cristiano Ronaldo? Per segnare dei gol, come sempre.
- Massimiliano Allegri

Che giocatore è Cristiano Ronaldo oggi

Premessa d’obbligo. Per capire come potrà cambiare la Juventus, è necessario rispondere innanzitutto alla domanda relativa alla posizione tattica prediletta da CR7. Un giocatore che si è evoluto profondamente nel corso degli anni, iniziando da esterno a tutta fascia e divenendo progressivamente una prima punta nemmeno troppo mascherata. Il primo vincolo per Allegri sarà proprio questo: creargli spazio in prima linea e costruirgli attorno un attacco pronto a mascherarne le pause in fase difensiva. Un lavoro iniziato nel 2013 da Carlo Ancelotti al Real Madrid con la nascita della BBC, rifinito da Zinedine Zidane e mutuato da Fernando Santos con la nazionale portoghese. Nell’ultimo quadriennio, Ronaldo ha giocato quasi esclusivamente da prima punta in un 4-4-2/4-3-3 nel quale al compagno di reparto (Karim Benzema come l’ultimo Gonzalo Guedes) spettava il compito di aprire varchi nella retroguardia avversaria e coprire in fase difensiva. Salvo cataclismi, Allegri dovrà inserirsi in questo filone e adeguarsi.

Primo: chi rischia il posto

Manca poco più di un mese alla chiusura del calciomercato estivo e la sensazione è che molto ancora cambierà nella rosa bianconera. Motivo per cui è bene iniziare escludendo alcune variabili. Chi rischia il posto con l’arrivo di Cristiano Ronaldo? Chi potrebbe partire per fare cassa? Tutti gli indizi portano a Gonzalo Higuain, l’unica vera prima punta in rosa ma anche un giocatore facile da piazzare sul mercato inglese. Tatticamente, però, è Paulo Dybala il calciatore che - per la storia recente di Cristiano Ronaldo - sembra meno associabile al portoghese. Perché? Anche la Joya sembra destinata a esprimere il meglio di sé nel ruolo di prima punta con una squadra a suo totale supporto. Quello che, con l’arrivo di CR7, non potrà più vantare. A meno che non decida di sfiancarsi in fase difensiva come non ha mai fatto sinora. Certo, giocare al fianco del portoghese potrebbe essere uno stimolo sufficiente per compiere un passo decisivo nella propria maturazione...
Il 4-4-2 della Juventus
In alternativa, Dybala potrebbe giocare al posto di Cuadrado con Douglas Costa a destra e Mandzukic sulla fascia sinistra. La Joya potrebbe muoversi da seconda punta e trasformare il modulo in un 4-2-3-1.

Prima punta nel 4-4-2

La via principale sembrerebbe dunque essere quella del mantenimento di Cristiano Ronaldo in un assetto tattico a lui famigliare. Un 4-4-2 nel quale l’apripista principale potrebbe essere Mario Mandzukic. Di certo, non un bomber alla Benzema (almeno, il Benzema di un tempo) ma comunque un attaccante tatticamente in grado di sfiancarsi e di muoversi negli spazi con intelligenza. La scommessa, semmai, sarebbe tutta a centrocampo. Allo stato attuale, Allegri ha l’imbarazzo della scelta. Potrebbe puntare addirittura su un quartetto di piedi buoni con Pjanic in regia e il duo Cuadrado-Douglas Costa sugli esterni o decidere di investire su una mediana di duri con Emre Can e Matuidi. Fatto sta che sarà determinante la spinta sulle fasce da alimentare con le sovrapposizioni dei terzini: Cancelo e Alex Sandro saranno importanti tanto quanto Mandzukic per garantire a Cristiano Ronaldo una tipologia di rifornimenti non troppo monotona.
Il 4-3-3 della Juventus

L’ibrido: il 4-3-3

Un’altra ipotesi è quella che permetterebbe alla Juventus di cambiare il meno possibile l’impianto tattico, non toccando la mediana a tre da sempre cara ad Allegri. Un tecnico che nel corso degli anni ha anche adottato la difesa a tre, ma molto difficilmente ha rinunciato a un centrocampo folto. Di fatto, si tratterebbe di scegliere i giocatori più adatti per un 4-3-3 di base destinato a variare in un 4-4-2 in fase difensiva. Gente come Matuidi, che da tempo gioca indifferentemente da interno e da esterno sinistro, e Mandzukic potrebbe essere determinante almeno quanto Douglas Costa, destinato con il proprio carico di imprevedibilità e duttilità a ricoprire un ruolo decisivo nelle sorti della nuova Juventus. Un modulo che non significherebbe affatto uno stravolgimento per nessuna delle parti in causa, a patto che non si chieda a Cristiano Ronaldo un eccessivo coinvolgimento nella fase difensiva.
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